Papa Celestino I: differenze tra le versioni
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Nell'arte, San Celestino è rappresentato come Papa assieme a una colomba, un drago e una fiamma.
Alcune reliquie si trovano anche nel mantovano, in San Paolo fuori le mura e in [[Basilica di San Petronio|San Petronio]] a [[Bologna]]. La diffusione del culto in area padana sembra dovuto all'affermarsi della dinastia canossana, specie al marchese Bonifacio che scelse Mantova quale capitale dei suoi domini. La devozione nella città virgiliana è attestata da una lunga tradizione con l<nowiki>'</nowiki>''inventio'' delle reliquie nella vicina [[Pietole]], l'antica Andes patria di Virgilio, in cui giacevano sottratte ad un vescovo tedesco, per altri alla scorta dell'imperatore Ottone I proveniente da Roma. Trasportate nella cattedrale cittadina, andarono disperse a seguito dell'incendio del venerdì santo del 1545. Il culto ebbe vasta diffusione nella città di Mantova e nel contado e si estese anche alla vicina Emilia. Tutt'oggi devozione e titolo sono testimoniati nel mantovano dalle chiese di Pietole di Virgilio, [[
In [[Campitello (Marcaria)|Campitello]] e Castelnuovo Rangone papa Celestino è effigiato in due belle tele rispettivamente di Giovanni Bottani (seconda metà del '700) e di [[Adeodato Malatesta]] (1873) che alludono al suo contrasto con Nestorio.
== Bibliografia ==
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