Colonscopia: differenze tra le versioni

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Il lavaggio a cui è sottoposto il colon prima di effettuare una colonscopia è causa poco nota di alterazione della flora intestinale ([[disbiosi]]), come dimostrato anche da uno studio italiano che ha evidenziato come il lavaggio preparatorio alteri la flora intestinale determinando un aumento di enterobatteri ''cattivi'' e, parallelamente, una consistente riduzione di lattobacilli ''buoni'', soprattutto L. delbrueckii. In tale studio si evidenzia, inoltre, che lo squilibrio permane anche a un mese dalla colonscopia e che questa alterazione favorisce l’insorgere di ceppi dannosi e resistenti, come i Proteobatteri, le Enterobacteriacee e le Streptococcacee che sono responsabili di sindromi diarroiche antibiotico-resistenti.<ref>{{cita pubblicazione| cognome1=Drago|nome1=L|cognome2=Marco Toscano|nome2=M |cognome3=De Grandi|nome3=R | Cogonme4=Casini |nome4=V |cognome5=Pace |nome5=F |titolo=ersisting changes of intestinal
microbiota after bowel lavage and colonoscopy |rivista=Eur J of gastr &amp; Hepatology|numero=2016}}</ref> RecentementeNel 2018 uno studio americano ha inoltre evidenziato un alto tasso di infezioni non solo a carico del sistema gastro-intestinale ma anche a livello polmonare nei giorni successivi fino a un mese dalla procedura endoscopica<ref>{{citaCita pubblicazione|titolo cognome1=Wang Rates of infection after colonoscopy and osophagogastroduodenoscopy in ambulatory surgery centres in the USA|nome1autore =P Peiqi Wang|cognome2autore2 = Tim Xu|nome2autore3 =T Saowanee Ngamruengphong|cognome3autore4 =Ngamruengphong Martin A Makary|nome3autore5 =S Anthony Kalloo|cognome4autore6 =Makary Susan Hutfless|nome4rivista =MA Gut|cognome5volume =Kallo 67|nome5numero =A 9|cognome6anno =Hutless 2018|nome6mese =S settembre|titolopp =Rates of1626-1636|lingua infection= afteren|doi = 10.1136/gutjnl-2017-315308|PMID = 29777042|accesso = 15 agosto 2020|abstract = si}}</ref>
colonoscopy and osophagogastroduodenoscopy in ambulatory surgery centres in USA|rivista=Gut|Anno 2018}}</ref>
Per contrastare il determinarsi della disbiosi è necessario ripristinare il livello dei lattobacilli, attraverso l’assunzione di probiotici [[microincapsulazione|microincapsulati]] in grado di ricolonizzare il colon con i lattobacilli deficitari, inibire la crescita dei ceppi ''cattivi'' e attivare o potenziare il sistema immunitario dell'ospite.<ref>{{cita pubblicazione|
cognome1=Canche-Pool|nome1=EB|cognome2= Cortez-Gómez|nome2= R|cognome3= Flores-Mejía|nome3= R|cognome4= González-González|nome4= E|cognome5= González-Serrano|nome5= ME|cognome6= Lara-Rodríguez| nome6= MC|cognome7= Ledesma-Soto|nome7= Y|cognome8= Mendoza-Aguilar|nome8= MD|cognome9= Meza-Sánchez|nome9= DE|cognome10= Sánchez-García|nome10= FJ|cognome11= Silva-Sánchez|nome11= A|cognome12= Thompson-Bonilla|nome12= MR|cognome13= Trujillo-Vizuet|nome13= MG|cognome14= Wong-Baeza|nome14= I|titolo= Probiotics and autoimmunity: an evolutionary perspective|rivista= Med Hypotheses|anno= 2008|numero=70}}</ref>