Arcidiocesi di Utrecht: differenze tra le versioni
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Dopo la morte di Villibrordo la diocesi ebbe a soffrire enormi danni dalle incursioni dei [[Frisi]] e, più tardi, da quelle dei [[Normanni]].
Tempi migliori trascorse durante il regno degli imperatori sassoni che frequentemente invitarono i vescovi di Utrecht alle diete ed ai concili imperiali. Nel [[1024]] i vescovi furono investiti dell'autorità e del lignaggio di principi del [[Sacro Romano Impero]]. Con l'ottenimento della [[immediatezza imperiale]], il vescovo ottenne il titolo di principe dell'Impero: il territorio su cui estendeva la sua autorità politica comprendeva lo ''[[Principato vescovile di Utrecht|Sticht]]'', corrispondente all'attuale [[
Nel [[1122]], con il [[Concordato di Worms]], il diritto di investitura dell'imperatore fu abrogato ed il diritto di provvedere all'elezione del vescovo fu riservato al [[capitolo (cristianesimo)|capitolo]] della [[cattedrale]] il quale, molto presto, si trovò a doverlo condividere con i quattro capitoli delle chiese collegiate più importanti della città (San Salvatore, San Giovanni, San Pietro e Santa Maria). I conti di [[Conti d'Olanda|Olanda]] e di [[Duchi di Gheldria|Gheldria]], fra i cui possessi si estendevano le terre governate dal principe-vescovo di Utrecht, tentarono di acquisire influenza politica sulla scelta dei capitoli cercando spesso di imporre un candidato a loro gradito. Tale situazione provocò frequenti dispute e controversie con conseguenti frequenti interventi della [[Santa Sede]], la quale si vide costretta ad interferire in più di un'elezione. Dopo la metà del [[XIV secolo]] i [[papa|papi]] ripetutamente nominarono direttamente i vescovi senza alcun riguardo per il diritto dei cinque capitoli, forzati dalla situazione di grave ingerenza esercitata dai poteri politici locali e confinanti.
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