Figlio dell'uomo: differenze tra le versioni
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Nei [[Vangelo|Vangeli]] sinottici ricorre 66 volte, incluso Giovanni ricorre circa 80 volte, quante nel [[Libro di Ezechiele]]; al di fuori di essi ricorre in At {{passo biblico|At|7,56}}, in Eb {{passo biblico|Eb|2,6}}, e tre volte in Ap {{passo biblico|Ap|1,9}}, {{passo biblico|Ap|1,13}} e {{passo biblico|Ap|14,14}}.
Questa locuzione pone l'attenzione sul fatto che Gesù sia anche un essere umano essendo ''nato da una donna'', [[Maria (madre di Gesù)|Maria]] che l'ha concepito e partorito (cfr. Gal {{passo biblico|Gal|4,4}} e Lc {{passo biblico|Lc|1,34-36}}), sebbene con
In altri termini questa espressione vuole puntualizzare lo stretto legame di parentela esistente fra Gesù Cristo e il genere umano oltreché ovviamente essere tesa ad esaltare la sua funzione salvifica (in virtù del passo di Dn {{passo biblico|Dan|7,13}}).
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== L'interpretazione del Gesù storico ==
Secondo il teologo [[Géza Vermes]], uno dei maggiori studiosi del [[Gesù storico]] e di controtendenza, l'espressione "Figlio dell'uomo" sarebbe
Nel [[Libro di Daniele]], non sarebbe usata per una singola persona, ma per l'insieme dei "Santi dell'Altissimo" (Vermes: 181), e l'interpretazione messianica del Libro di Daniele (Figlio dell'uomo= Messia) sarebbe del II° secolo, quindi non del profeta. Parimenti, nel Vangelo non avrebbe un carattere titolare (Vermes:197).
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== Bibliografia ==
* Delbert Burkett, ''The Son of Man Debate: A History and Evaluation'', Cambridge, Cambridge University Press, 2000.
* Mogens Muller, ''The Expression Son of Man and the Development of Christology: A History of Interpretation'', New York, Routledge 2012.
* Geza Vermes,
== Voci correlate ==
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