Paolina Leopardi: differenze tra le versioni
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=== Gioventù ===
Fu battezzata nella chiesa recanatese di Santa Maria Morello con il nome di Paolina Francesca Saveria Placida
Era «piccola e gracile, aveva capelli bruni e corti, occhi di un azzurro incerto, viso olivastro e rotondetto: era brutta, ma di una gentilezza, di una bontà, che potean farla parere graziosa a chi la conoscesse intimamente»<ref>E. Boghen-Conigliani, ''La donna nella vita e nelle opere di Giacomo Leopardi'', Firenze 1898, p. 62-63.</ref>. In presenza di estranei, parlava pochissimo, dando loro un'impressione di scarsa cordialità, ma era in realtà molto timida e «aveva vissuto troppo lontano dalla società per sapervi stare con disinvoltura: ma nelle circostanze in cui vide sé oggetto di delicate ed amorevoli attenzioni, la sua gratitudine fu profonda e durevole. Non era prodiga della sua amicizia; quando però l'aveva concessa, era fida e sicura»<ref>T. Teja Leopardi, ''Note biografiche sopra Leopardi e la sua famiglia'', in A. Panajia, ''Teresa Teja Leopardi. Storia di una 'scomoda' presenza nella famiglia del poeta'', Pisa, 2002.</ref>.
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