Ottone Rosai: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Etichetta: Ripristino manuale |
|||
Riga 25:
In questo periodo la sua pittura ritrae persone della sua famiglia, nature morte o figure di anziane tristemente sedute. Nel novembre [[1920]] tiene la sua prima esposizione personale a Firenze. Nel [[1922]] la sua vita è segnata dal suicidio del padre, annegatosi in [[Arno]] per debiti. Nei suoi scritti giovanili rivela di sentirsi colpevole di quella morte, e di dover vivere due vite, la sua e quella del padre. Per risanare la difficile situazione economica della famiglia, è infatti costretto a rilevare la bottega di falegnameria del padre e a diradare la sua attività pittorica.
Nel periodo della maturità, Rosai si dedica invece all'osservazione degli umili e alla descrizione di scene di vita quotidiana, improntate al tipico populismo toscano; esse sono riconducibili ad una fase della pittura italiana che può definirsi post-futurista, caratterizzata dal ritorno all'ordine, dove a emergere sono volumi, contorni nitidi e colore ricco. In particolare, l'uso dei volumi e dei colori di Rosai si ispira fortemente a [[Paul Cézanne|Cézanne]]. Allo stesso tempo, la sua pittura resta tipicamente fiorentina e in essa riecheggia il [[XV secolo|Quattrocento]] di [[Masaccio]] (''Giocatori di toppa'', 1920 - ''Donne alla fonte'', 1922 - ''Il concertino'', 1927).
[[File:Ottone Rosai, Feltrinelli, Firenze.jpg|thumb|capolavori di Ottone Rosai nel bar della [[Stazione di Firenze Santa Maria Novella]]]]
===La sofferenza e il successo===
Fino al [[1929]] collabora come illustratore ad alcune testate dell'epoca fascista (''Il Selvaggio'', ''Il Bargello''). La stipula dei [[Patti Lateranensi]] è per lui la conferma che l'[[anticlericalismo]] del primo Mussolini è stato tradito e provoca in lui una violenta reazione, che si traduce nella pubblicazione di uno scritto (''Per lo svaticanamento dell'Italia'') che desta scalpore tra le gerarchie fasciste. Nell'imbarazzo della federazione fiorentina, la voce dissenziente del pittore viene messa a tacere, facendo venire a galla particolari della sua vita privata finora tollerati e tenuti nascosti. Le voci di [[omosessualità]] minacciano di penalizzare il suo lavoro di artista, e Rosai viene praticamente costretto a sposare un'amica d'infanzia, che conosce e accetta le sue abitudini e le sue frequentazioni.
|