Veniva da una famiglia di ardenti ideali risorgimentali: nel [[1860]], quando Luigi aveva solo 3 anni, sua madre, alla notizia dell'imminente arrivo dei [[Spedizione dei Mille|Mille]] guidati da [[Garibaldi]], fece indossare a tutti la camicia rossa: l'intera famiglia venne arrestata dalle guardie [[Borbone di Napoli|borboniche]] e portata nella prigione palermitana della [[Vicaria]].
A 17 anni Natoli iniziò a scrivere per i giornali, quindidal 1888 lavorò come professore di storia a Palermo e poi in vari licei italiani, tornando a Palermo nel 1923: pubblicò anche una ''Storia di Sicilia''.
Repubblicano mazziniano, fu [[Massoneria in Italia|Massone]], fu iniziato nella Loggia ''I Liberi Figli d'Oreto'' di Palermo e poi affiliato alla Loggia ''Pietro Giannone'' di [[Foggia]]<ref>[[Giordano Gamberini]], ''Mille volti di massoni'', Roma, Ed. Erasmo, 1975, p. 253.</ref>.
TraEbbe itre figli dalla prima moglie: Giuseppe, [[Aurelio Natoli|Aurelio]]<ref>[http://storia.camera.it/deputato/aurelio-natoli-lamantea-18880519#nav Storia Camera]</ref> che fu deputato alla Costituente, e [[RomualdoDomenico Natoli|RomualdoDomenico]] funoto prolificogiornalista romanzieree illustratore. Altri 8 li ebbe dalla seconda moglie, mentretra cui [[DomenicoRomualdo Natoli|DomenicoRomualdo]] fuprolifico noto giornalista e illustratoreromanziere.