Secondo Impero francese: differenze tra le versioni
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=== La politica estera ===
Dalla caduta di Napoleone la Francia era stata relegata ad un ruolo di secondo piano, nel quadro del [[Restaurazione|restaurato assolutismo monarchico]]. Il sogno di Napoleone III era di riportare la legalità internazionale a prima del congresso di Vienna. Il suo primo obiettivo fu dunque di ridare un ruolo internazionale alla Francia, e il suo spirito avventuroso gli suggeriva di servirsi, allo scopo, delle crisi sempre più frequenti suscitate dai vari nazionalismi nelle monarchie restaurate. I due ministri che si trovarono principalmente a guidare la politica estera francese al fianco di Napoleone III, e spesso in contrasto con lui, furono [[Édouard Drouyn de Lhuys]] e [[Alessandro Giuseppe Colonna-Walewski|Alexandre Walewski]].
[[File:Napoleón 3º (1865).jpg|thumb|left|[[Napoleone III
==== La guerra di [[Khanato di Crimea|Crimea]] (1853-1856) ====
{{Vedi anche|Édouard Drouyn de Lhuys}}
La prima occasione fu la [[guerra di Crimea]].
Situazione complessa, che vide Francia, [[Gran Bretagna]] e [[Regno di Sardegna]] schierarsi al fianco dell'agonizzante [[
==== L'intervento in Italia ====
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Forte di queste misure, Napoleone pensò di aver equilibrato ed arginato l'opposizione protezionista, sottovalutando il fatto che quella che veniva creandosi era l'opposizione politica della borghesia esclusa dalla politica.
=== L'[[imperialismo]] confuso ===
[[File:Imperial Standard of Napoléon III.svg|thumb|Stendardo imperiale di Napoleone III]]
Dopo il [[1860]], la politica estera del secondo impero incappò in diverse delusioni, che gli fecero perdere molto prestigio.
* Anzitutto l'affare messicano: con l'occasione della [[Guerra di secessione americana]] e della concomitante [[
* Nell'ambito del sostegno dato ai movimenti di indipendenza nazionale, Napoleone era impegnato su più fronti: la [[Risorgimento|questione italiana]] aveva trovato una prima conclusione con la [[Regno d'Italia (1861-1946)#La Formazione|proclamazione del Regno d'Italia del
== La crisi ==
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=== La guerra franco-prussiana ===
{{Vedi anche|Guerra franco-prussiana}}
La crescita della [[Prussia]] nelle mani di [[Otto von
Il pretesto alla [[guerra franco-prussiana]] fu fornito dalla richiesta della Francia alla Prussia di ritirare la candidatura del [[Leopoldo di Hohenzollern-Sigmaringen|principe Hohenzollern]] al trono di Spagna dove, nel [[1868]], una rivoluzione aveva portato alla fine il Regno di [[Isabella II di Spagna|Isabella II]]. Il trono era stato offerto dal governo spagnolo al principe [[Leopoldo di Hohenzollern-Sigmaringen]], cugino del re [[Guglielmo I di Prussia]], suscitando la più ferma opposizione della Francia. Quest'ultima temeva infatti che la parentela potesse tradursi in un'alleanza fra Spagna e Prussia e quindi in un accerchiamento.
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Bismarck, deciso allo scontro, colse l'occasione per ritorcere contro Napoleone III la richiesta di ritirare la candidatura al trono di Spagna e diffuse un comunicato secondo cui Guglielmo I aveva chiesto di non voler più vedere Benedetti, l'ambasciatore francese.
L'affronto portò la Francia a dichiarare guerra alla [[Prussia]] il 19 luglio [[1870]] dando così a Bismarck la possibilità di fare apparire il proprio paese come aggredito.
=== [[Battaglia di Sedan]] e la caduta dell'Impero ===
L'esercito francese dimostrò subito difficoltà nell'offensiva: le armate di Napoleone III comandate da [[Mac Mahon]] furono continuamente sconfitte fino alla capitolazione di [[battaglia di Sedan|Sedan]] del 1º settembre [[1870]].
L'Imperatore Napoleone III fu fatto prigioniero dai prussiani e venne costretto all'[[abdicazione]], mentre a [[Parigi]], il 4 settembre [[1870]], venne proclamata la [[Terza
Il nuovo Capo del Governo francese, [[Adolphe Thiers]], condusse a [[Versailles]] le trattative di pace con Bismarck: la Francia s'impegnava a mantenere a proprie spese un esercito d'occupazione tedesco fino al pagamento di un'indennità di cinque miliardi di [[Franco (moneta)|franchi oro]] e cedeva l'[[Alsazia-Lorena|Alsazia e la Lorena]]. Dal crollo
Il 10 maggio [[1871]] il [[Trattato di Francoforte]] ratificò i preliminari di Versailles. Il risultato della vittoria prussiana fu la proclamazione di Guglielmo I Imperatore di [[Impero tedesco|Germania]] il 18 gennaio [[1871]]. L'[[Impero tedesco]], così creato, diventò la più potente macchina militare d'Europa, sorretta da una economia in tumultuoso sviluppo.
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{{div col}}
* [[Bonapartismo]]
* [[Nazionalsocialismo]]
* [[Esercito del Secondo Impero francese]]
* [[Marine impériale]]
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