Camicia Nera (cacciatorpediniere): differenze tra le versioni
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{{Infobox nave
|Categoria=cacciatorpediniere
|Nome=''Camicia Nera''<br/><small>''Lovkij''</small>
|Immagine=Camicianera.jpg
||Didascalia=Una fotografia del ''Camicia Nera''
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}}
Il '''''Camicia Nera''''' è stato un [[cacciatorpediniere]] della [[Regia Marina]], appartenente alla [[Classe Soldati I serie (cacciatorpediniere)|I serie]] della [[Classe Soldati (cacciatorpediniere)|Classe Soldati]]. La nave prese parte alla [[seconda guerra mondiale]], al termine della quale passò alla Marina sovietica col nome di ''
== Propulsione ==
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L<nowiki>'</nowiki>''Artigliere'' venne trasferito ad [[Augusta (Italia)|Augusta]] dove il 15 dicembre 1948 insieme alle unità facenti parte del primo gruppo. La nave fu la prima unità ad essere consegnata ai sovietici e con la sigla ''Z 12''<ref>Le navi che l'Italia dovette consegnare in base al trattato di pace nell'imminenza della consegna vennero contraddistinte da una sigla alfanumerica. Le navi destinate all'Unione Sovietica erano contraddistinte da due cifre decimali precedute dalla lettera Z: ''Cesare'' Z11, ''Artigliere'' Z12 ''Marea'' Z13, ''Nichelio'' Z14, ''Duca d'Aosta'' Z15, ''Animoso'' Z16, ''Fortunale'' Z17, ''Colombo'' Z18, ''Ardimentoso'' Z19, ''Fuciliere'' Z20; le navi consegnate alla Francia erano contraddistinte dalla lettera iniziale del nome seguita da un numero: [[Eritrea (nave appoggio)|Eritrea]] E1, [[Alfredo Oriani (cacciatorpediniere)|Oriani]] O3, [[Attilio Regolo (incrociatore)|Regolo]] R4, [[Scipione Africano (incrociatore)|Scipione Africano]] S7; per le navi consegnate a [[Repubblica Federativa Popolare di Jugoslavia|Yugoslavia]] e [[Regno di Grecia|Grecia]], la sigla numerica era preceduta rispettivamente dalle lettere Y e G: l<nowiki>'</nowiki>''[[Eugenio di Savoia (incrociatore)|Eugenio di Savoia]]'' nell'imminenza della consegna alla [[Regno di Grecia#Casa di Oldenburg-Glücksburg|Grecia]] ebbe la sigla G2. Stati Uniti e Gran Bretagna rinunciarono integralmente all'aliquota di naviglio loro assegnata, ma ne pretesero la demolizione - {{cita pubblicazione |cognome= Bagnasco|nome= Erminio|anno= 1988|titolo= La Marina Italiana. Quarant'anni in 250 immagini (1946-1987)|rivista= supplemento "Rivista Marittima"|issn= 0035-6984}}</ref> raggiunse [[Odessa]] il 21 gennaio con un equipaggio della [[marina mercantile]], entrando a far parte della [[Voenno Morskoj Flot SSSR|Marina Sovietica]] dal 23 gennaio, quando la [[Bandiera dell'Unione Sovietica|bandiera della Marina Sovietica]] venne per la prima volta innalzata a bordo dell'unità.
La nave mutò più volte il nome assegnato. Inizialmente rinominata ''Neulovimyi'' e poi ''Bezposhtchadnyi'', ebbe il nome definitivo di ''
La nave, al cui comando venne designato il [[Capitano di Corvetta|capitano di 2° rango]] Ivan Mirošničenko<ref name= StoriaMilitare />, venne inquadrata nella [[Flotta del Mar Nero]]<ref name= StoriaMilitare /> .
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