Reimmigrati tedeschi: differenze tra le versioni

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I [[Cittadinanza| Cittadini tedeschi]] che dopo il 1945 erano rimasti nei territori appartenenti alla Germania prima della gruerra a est di [[Oder]] e [[Neisse]], e i loro discendenti formavano inizialmente il gruppo più numeroso tra i reimmigrati. Grazie alla cittadinanza tedesca che per lo più era stata mantenuta, questo gruppo aveva il diritto alla libera circolazione nella Repubblica Federale ai sensi dell 'Art. 11 della Costituzione Federale, quindi non aveva bisogno di un permesso di ingresso.
 
Nel 1990 è stata introdotta una procedura formale di ammissione secondo la quale coloro che desideravano entrare in Germania dovevano dimostrare di aver soddisfatto i criteri di ammissione prima di partire dal loro paese di origine. Dal 1997 è richiesto anche un test di lingua, dal 2005 questo è necessario anche per coniugi e figli. <ref>{{Internetquelle|autor=Wolfgang Seifert|url=https://www.bpb.de/politik/grundfragen/deutsche-verhaeltnisse-eine-sozialkunde/138012/geschichte-der-zuwanderung-nach-deutschland-nach-1950?p=all|titel=Geschichte der Zuwanderung nach Deutschland nach 1950|hrsg=[[Bundeszentrale für politische Bildung]]|datum=2012-05-31|zugriff=2018-01-21}}</ref>
 
I discendenti degli emigranti tedeschi che si erano stabiliti nell'Europa orientale ([[Romania]], [[Ungheria]], [[Ucraina]] e soprattutto [[Russia]]) prima del XX secolo, furono in grado giá dagli anni '60 di fare richiesta d ireimmigrazione nella Repubblica Federale (sulla base della loro nazionalità tedesca e / o ricongiungimento familiare, a condizione che gli fosse stato permesso di lasciare il paese in questione. Infatti perché prima della [[caduta del muro di Berlino | del muro di Berlino]] nel 1989, c’erano grandi difficoltà, decenni di attesa e rappresaglie prima di ottenere un permesso di uscita da un paese [[socialismo reale | socialista]] dell'Unione Sovietica, anche se le autorità tedesche avevano segnalato la loro disponibilità ad accogliere le persone.
 
Molti gruppi etnici tedeschi erano venuti in Germania durante [[Seconda guerra mondiale | Seconda guerra mondiale]] o avevano prestato servizio militare per la Germania fuori dalla Germania. Questi spesso sono stati derisi come "Tedeschi del Reich" o "Germani prede di guerra", principalmente perché a causa del loro linguaggio presunto "strano" non erano considerati "veri tedeschi".
 
Altre persone di origine tedesca furono deportate subito dopo la guerra nelle aree siberiane o asiatiche dell'Unione Sovietica - come „riparazione“ per compensare i costi sostenuti dall'URSS nella guerra contro la Germania - e furono messi al [[lavoro forzato]] nelle fabbriche o nelle miniere. Anche questi, reimmigrati o tardi reimmigrati furono insultati da alcuni residenti di lunga data della Repubblica Federale di Germania dopo il loro trasferimento in Germania come "Tedeschi prede di guerra".