Gabriele D'Annunzio: differenze tra le versioni
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|AttivitàAltre = , [[militare]], [[politico]], [[giornalista]] e [[patriota]]
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , simbolo del [[decadentismo]]<ref>{{Cita TV |trasmissione=Accadde oggi |titolo=Gabriele D`Annunzio, il poeta aviatore |canale =Rai Storia |url=http://www.raistoria.rai.it/articoli/gabriele-dannunzio-il-poeta-aviatore/12328/default.aspx |accesso=14 febbraio 2014}}</ref> e celebre figura della [[prima guerra mondiale]]<ref>{{Cita web |url=http://www.storiadetrieste.it/dannunzio.pdf |titolo=D'Annunzio nel suo rapporto privilegiato con Trieste |editore=il mercatino |accesso=14 febbraio 2014 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140222142948/http://www.storiadetrieste.it/dannunzio.pdf |dataarchivio=22 febbraio 2014 }}</ref><ref>{{Cita|Martinelli 2001||Martinelli 2001}}. Vedi anche {{Cita web |url=http://www.gabrieledannunzio.net/bibliografia_pubblicazioni_martinelli.htm |titolo=recensione |autore=Enrico Albertelli |accesso=14 febbraio 2014}}</ref>, dal [[1924]] insignito dal Re [[Vittorio Emanuele III]] del titolo di "''principe di Montenevoso''"
}}
<!-- (?) Tra i più illustri scrittori decadenti, oltre a D'Annunzio e Pascoli, ritroviamo [[Italo Svevo|Svevo]] e [[Luigi Pirandello|Pirandello]]. -->
Soprannominato "[[poeta vate|il Vate]]" (allo stesso modo di [[Giosuè Carducci]]), cioè "''poeta sacro, profeta''", cantore dell'Italia umbertina, o anche "''l'Immaginifico''", definito «''eccezionale e ultimo interprete della più duratura tradizione poetica italiana […]''».<ref>{{Cita|AA.VV. 2005|p. 3}}.</ref><ref>Tutt'oggi «accanto alle più neutre registrazioni delle sue gesta o alle più lusinghiere etichette della vulgata critica (massimo esponente del decadentismo italiano, straordinario sperimentatore di generi e forme, etc.) ben consolidate sono pure le formule denigratorie […] e assai diffuse le dicerie più incontrollabili, se non grottesche.» A proposito delle dicerie improbabili e grottesche, l'autore aggiunge in nota: «Si pensi alla leggenda, che continua ad essere diffusa soprattutto tra gli studenti delle scuole superiori, secondo la quale d'Annunzio si sarebbe fatto asportare una costola per poter praticare l'[[Sesso orale#Auto-fellatio|autofellatio]]» ({{Cita|Benzoni 2008|p. 258}}).</ref>, occupò una posizione preminente nella [[Storia della letteratura italiana|letteratura italiana]] dal [[1889]] al [[1910]] circa e nella vita politica dal [[1914]] al [[1924]]:
== Biografia ==
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