Provincia autonoma di Trento: differenze tra le versioni
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I primi contatti fra Reti e [[Romani]] risalgono al [[III secolo]] a.C., ma solo nel [[I secolo]] iniziò l'espansione romana verso nord. Nel [[49]] a.C. ''Tridentum'' divenne ''[[municipium]]'' romano e assunse i caratteri del più importante centro economico, commerciale e politico della [[Trentino-Alto Adige|Regione]].
===Dall'Alto Medioevo al Principato Vescovile===
In parallelo alla crisi dell'[[Impero Romano]], ormai evidente tra il [[IV secolo|IV]] e il [[V secolo]] d.C., si assistette a un'ampia opera di [[evangelizzazione]] delle vallate del Trentino, in particolare dovuta alla dedizione di [[San Vigilio]], terzo vescovo di Trento e poi partono della città, e dei missionari [[Anatolia|anatolici]] evangelizzatori dell'[[Val di Non|Anaunia]], [[Santi Sisinnio, Martirio ed Alessandro|Sisinio, Martirio e Alessandro]].
[[Immagine:Castello Buonconsiglio TN Giardini1.JPG|thumb|left|230px|[[Trento]], il [[Castello del Buonconsiglio]], residenza dei [[principe vescovo|principi vescovi]].]]
Dopo le incursioni dei [[Goti]], una buona parte del Trentino venne inclusa nel [[Ducato di Trento|Ducato longobardo di Trento]] retto per primo dal duca Evino († [[595]]) e poi dal cattolico Gaidoaldo. In seguito il Regno longobardo venne conquistato da [[Carlo Magno]] ([[774]]), e il Trentino venne integrato nel [[Sacro Romano Impero]].
L'origine dell'unità territoriale del Trentino risale al [[1027]], quando l'imperatore del Sacro Romano Impero [[Corrado II del Sacro Romano Impero|Corrado II il Salico]] decise di affidare il potere temporale sull'area geografica trentina al vescovo di [[Trento]], creando il [[Principato Vescovile di Trento]]. Questa istituzione politica resistette per otto secoli e garantì autonomia di governo al Trentino rispetto al [[Sacro Romano Impero Germanico]].
Il [[principe vescovo]] di Trento era infatti dotato di potere politico e aveva pari dignità rispetto a tutti gli altri principi dell'Impero. La parziale indipendenza politica che derivò da questo tipo di istituzione non godette però sempre del sostegno dei Duchi d'[[Austria]], che più volte tentarono di diminuire il margine di libertà del Principato.
Un accordo ([[1339]]) con il [[re di Boemia]] permise al vescovo Nicolò da Bruna, già cancelliere reale, di riorganizzare l'esercito del Principato e di dotarsi dello stemma raffigurante l'aquila di [[San Venceslao]], tuttora simbolo della Provincia, saldando i legami fra il Trentino e la [[Boemia]].
[[Immagine:Cristoforo_Madruzzo.jpg|thumb|160px|[[Tiziano Vecellio|Tiziano]], ritratto del principe vescovo [[Cristoforo Madruzzo]] ([[1539]]-[[1567]]).]]
==Geografia==
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