== Descrizione ==
{{Citazione|II Mausoleo degli Scaligeri è un'opera rara, che segna il passaggio dal Medioevo al Rinascimento. La misura gotica comincia a civilizzarsi; il marmo tenta timidamente di ammorbidirsi. Come Eva uscendo dalle mani del Creatore, l'arte apre gli occhi e li ferma per un istante per comprendere che cos'è la luce, la vita, la bellezza. In Francia, il coro della chiesa di Bourg e la tomba di Francesco Il, duca di Bretagna, dovuta a Michel Columb, offrono gli stessi segni di un'arte che tocca l'età più interessante dell'adolescenza; ma, l'Italia avendo avuto il privilegio d'arrivare sempre prima, il monumento di Verona ha preceduto di un secolo quello di Bourg en Bresse e di Nantes.|[[Paul de Musset]], 1885}}
Arrivando da [[Piazza dei Signori (Verona)|piazza dei Signori]] si trova, addossata al muro della [[chiesa di Santa Maria Antica|chiesa di Santa Maria]], la tomba di [[Mastino I della Scala]], con un sarcofago semplice che ricorda l'uso romano. Poco avanti si trova isolata la tomba di [[Alberto I della Scala]] che, riccamente istoriata, ripete architettonicamente quella di Mastino I. Vicino al muro esterno si trovano poi tre semplici tombe, appartenenti probabilmente, in ordine, a [[Bartolomeo I della Scala|Bartolomeo I]], a [[Cangrande II della Scala|Cangrande II]] e a [[Bartolomeo II della Scala]] (quest'ultima forse di [[Bailardino Nogarola]]). Si trovano infine le tre arche più monumentali: sopra la porta laterale di Santa Maria Antica quella di [[Cangrande I]], di fronte l'arca di [[Mastino II della Scala]], e infine, sull'angolo apposto, l'arca di [[Cansignorio della Scala]], la più ricca e movimentata.
La tomba di [[Giovanni della Scala]] è stata invece spostata qui nel 1831 dalla chiesa di San Fermo al Ponte, e collocata in fondo al cimitero, sulla parete esterna di una casa.<ref>''Notiziario della Banca Popolare di Verona'', Verona, 1990, n. 1.</ref>
=== Arca di Cangrande ===
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