Con l'inizio della conquiste coloniali italiane compaiono i primi governatori nei relativi territori: inizialmente quelli [[Governatori dell'Eritrea|dell'Eritrea]] e [[Somalia_italiana#Governatori|della Somalia]], dal 1911 quelli [[Governatori della Tripolitania italiana|della Tripolitania]] e [[Governatori della Cirenaica italiana|della Cirenaica]], dal 1922 quelli [[Governatori delle Isole italiane dell'Egeo|del Dodecaneso]].
Successivamente, in epoca [[fascismo|fascista]], il ''[[Sindacigovernatorato di Roma|governatore di Roma]]'' era nominato con decreto reale su proposta del Ministro dell'interno previa deliberazione del Consiglio dei ministri<ref>{{Cita web|autore = Federica Fabbrizzi|url = http://www.issirfa.cnr.it/download/Fabrizzi.pdf|titolo = Roma capitale ieri e oggi: l'esperienza del Governatorato fascista|accesso = |editore = |data = 2011|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150207233942/http://www.issirfa.cnr.it/download/Fabrizzi.pdf|dataarchivio = 7 febbraio 2015}}</ref> e dotato di [[persona giuridica|personalità giuridica]] (il ''[[Governatorato di Roma]]''), istituito con il R.D.L. 28 ottobre 1925, n. 1949, al quale era affidata l'amministrazione cittadina della [[Roma|capitale]]. Il governatore, che aveva i poteri spettanti negli altri comuni al [[podestà (fascismo)|podestà]], era coadiuvato da un ''vicegovernatore'', come lui di nomina regia, e dalla ''consulta di Roma'', costituita da 12 ''consultori'' nominati dal Ministro degli interni (dal 1926 ininterrottamente Mussolini). Nel ventennio c'è anche l'espansione dell'impero coloniale italiano e con essa dei governatorati, accompagnata poi da una riorganizzazione con accorpamento di alcuni territori. Nel periodo della seconda guerra mondiale venne anche istituito il [[governatorato della Dalmazia]] a seguito delle campagne nei Balcani. Dopo lo [[sbarco alleato in Sicilia]] fu nominato un governatore militare a capo dell'[[Allied Military Government of Occupied Territories]].
Alla fine del secondo conflitto mondiale seguono la perdita delle colonie e un cambio degli assetti istituzionali e così non esistono più governatori coloniali né il governatore di Roma.