Fu ricoverato il 9 febbraio [[1941l1941]] all'[[Ospedale Galliera]] mentre infuriava il bombardamento della flotta inglese sulla città, per essere operato d'urgenza. Tuttavia l'azione militare danneggiò alcune sale dell'edificio e i medici dovettero rinviare l'intervento, una fatalità che non lasciò scampo a Rensi, che morì il 14 febbraio.<ref>P. Pastorino, cit., p. 39</ref> Ai funerali pochi amici ed ex allievi poterono seguire per breve tratto il carro funebre. La polizia, che aveva vietato quest'ultimo devoto omaggio, disperse il funerale, schedando alcuni discepoli. Rensi, anche morto, turbava il potere. Sulla tomba nel [[Cimitero monumentale di Staglieno]] un'epigrafe riassume uno stile di vita ed esprime il suo dissenso, la sua resistenza e indipendenza intellettuale: «''[[Etsi omnes, non ego]]''» (Anche se tutti, non io).