Forte di Fortezza: differenze tra le versioni

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Già allora i conti non tornavano, infatti, i documenti delle 79 tonnellate che dovevano raggiungere Berlino, nella confusione degli ultimi giorni di guerra, sono andati perduti; si sospettò inoltre che alcuni documenti che segnalavano la partenza dei carichi d'oro fossero stati contraffatti. A prova di ciò, il borgomastro (uno dei detentori di una delle tre chiavi) fu arrestato, ed i suoi terreni furono ispezionati con il ''metal detector''. Negli anni a seguire vi furono diverse spedizioni (anche una ufficiale della Banca d'Italia) per sondare il terreno circostante il forte e per esplorare cunicoli murati, senza alcun successo.
 
Nella leggenda dell'oro di Fortezza si mescolano diverse storie legate ad altri carichi d'oro svaniti, a cui si interseca anche la storia dell'oro jugoslavo (un carico proveniente da [[Cattaro]], nell'attuale [[Montenegro]], passò su di un treno per il forte prima della fine della Seconda Guerra Mondiale) e ritrovato a casa di [[Licio Gelli]], il quale si recò a Fortezza almeno tre volte prima degli anni Settanta.
 
Negli anni Ottanta la leggenda dell'oro subì una nuova svolta: l'ingegner [[Luigi Cavalloni]] affermò con sua assoluta certezza che a Fortezza doveva esserci ancora dell'oro. Lui stesso aveva già iniziato a ricercarlo nel [[1977]], ma ci vollero alcuni anni per ottenere le dovute licenze e permessi per accedere al forte che ai tempi era sotto il controllo del [[Ministero della difesa|Ministero della Difesa]] ed utilizzato dall'Esercito Italiano come polveriera. La coincidenza volle che, sempre durante lo stesso anno, il colonnello [[Herbert Kappler]] (tristemente noto per la [[Eccidio delle Fosse Ardeatine|strage delle fosse Ardeatine]], ma anche esecutore del trasporto dell'oro), riuscì a scappare dall'ospedale militare del Celio. L'allora giudice istruttore di Trento, Carlo Palermo, aprì nel [[1983]] un'inchiesta giudiziaria, nella quale si ipotizzava che l'ingegnere Cavalloni avesse barattato l'evasione di Kappler con i segreti dell'oro di Fortezza. Il tutto si concluse con un nulla di fatto.