Nuclear Information and Resource Service: differenze tra le versioni

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I critici accusano il NIRS di fomentare la paura e mettono in dubbio la competenza tecnica dei volontari nel valutare adeguatamente la sicurezza dell'energia nucleare. Diane D'Arrigo, responsabile del progetto sui rifiuti radioattivi, non elenca alcuna formazione in fisica o medicina radiologica che possa qualificarla per "competenza in materia di scorie radioattive e problemi di radiazione". Altri campi di studio citati tra le qualifiche del personale NIRS includono la [[biologia]], l'orticoltura, la [[storia della scienza]] e la difesa. Nessun membro dello staff NIRS è accreditato con una formazione ufficiale in [[fisica nucleare]] o in [[ingegneria]].<ref>[https://www.nirs.org/staff/ "NIRS - Staff"] Retrieved on 7 May 2017.</ref><br />L'organizzazione elenca fra i propri sostenitori solamente artisti famosi e nessun personalità con una formazione scientifica ovvero con un'esperienza nella [[gestione del rischio]] operativo.
 
In una risposta del 2008 alle affermazioni della NIRS che appare sul sito web ''<nowiki>palmbeachpost.com</nowiki>''<ref>http://www.palmbeachpost.com/search/content/north/epaper/2008/03/30/s3c_summit_0330.html</ref>, David Bradish del Nuclear Energy Institute replicò a Mary Olson, responsabile dell'area sud-occidentale, la quale aveva affermato che «la costruzione di una centrale nucleare necessita di un tale quantitativo di acqua e di energia, che occorrono 15 anni di funzionamento per compensare la sua [[carbon footprint]]», il suo impatto inquinante sulle emissioni di gas serra. Citando i dati della [[World Nuclear Association]], Bradish rispose che «è ragionevole affermare che una centrale nucleare impiega circa un anno per compensare il consumo di energia nel corso delle altre fasi». <br />In una conferenza del 2006 davanti alla Commissione delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile, la Olson dichiarò che quando il [[bilancio energetico]] tiene conto delle emissioni del [[ciclo di vita]] completo «il rilascio di [[biossido di carbonio]] (CO2) risultante dalla produzione di elettricità a partire dall'uranio è paragonabile a [quello generato] dalla [[combustione]] di [[gas naturale]] per produrre energia elettrica».<ref>Olson, Mary. [https://www.nirs.org/wp-content/uploads/climate/background/climatetalk_mary_un_050306.htm/ ''Confronting a False Myth of Nuclear Power: Nuclear Power Expansion is Not a Remedy for Climate Change''].</ref> Bradish commentò aal riguardo di aver verificato le due fonti citate dalla Olson, senza trovare «nulla a sostegno delle affermazioni del NIRS».<ref>Bradish, David. [http://neinuclearnotes.blogspot.com/2008/04/energy-payback-times-for-nuclear.html/ ''Energy Payback Times for Nuclear''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20190901144844/http://neinuclearnotes.blogspot.com/2008/04/energy-payback-times-for-nuclear.html |date=1 settembre 2019 }}</ref>
 
== Note ==