Centa: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile Modifica da mobile avanzata |
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile Modifica da mobile avanzata |
||
Riga 149:
Fuori dalle mure cittadine si accedeva al lato settentrionale delle terme, questo perché il Centa passava a nord del centro storico e non a sud come ora, era probabilmente presente un corso d’acqua del delta. L’ingresso era una scalinata larga 30 m con 4 gradini sopra la quale c’era forse un porticato, che immetteva in una grande area con il pavimento in battuto di malta, usato come palestra per gli esercizi fisici prima di fare il bagno, com'era uso dei romani. Qui è stato rinvenuto un edificio con tre vani di cui non si ha certezza dell'uso, probabilmente usato in parte come spogliatoio; l'esiguità delle murature rinvenute non permette di dare la certezza se il presunto [[apodyterium]] (cioè il vestibolo principale per l'ingresso e l'uscita nei bagni pubblici, costituito da un ampio spogliatoio con cabine, scaffali o nicchie dove i cittadini riponevano i vestiti e altri oggetti personali) ed il vano d'accesso al frigidarium comunicassero. I tre vani comunicavano comunque con gli ambienti retrostanti, di servizio, ubicati in un'area ancora in gran parte inesplorata adiacente al calidarium. Uno di questi ambiente, dalla pianta stretta e allungata con il pavimento in battuto di malta, era accessibile dall'atrio dell'apodyterium. Questi vani avevano una pavimentazione in tegole smarginate, come quelle usate negli ipocatusti, che non erano utilizzate per gli ambienti riscaldati. Ad est della scalinata è presente muro scandito da [[lesene]] che è all'interno dell'alveo anche se non più distinguibile perché coperto è rovinato, questo delimitava un’area rettangolare in terra, un cortile, usato forse come giardino o palestra, dove su un basamento in pietra sarebbe stata collocata una statua virile rinvenuta nel 1910 e che oggi trova sede nella Sala dei Consoli del Palazzo del Comune
La grande piscina, cioè la ''natatio'' era larga 12 metri,
Tra il frigidarium e la natatio sono emerse le fondazioni in calcestruzzo gettato in casseforme lignee di un largo muro semicircolare parallelo all'abside del frigidarium. Altre strutture molto simili mantengono la stessa direzione dei vani termali, dove si riconoscono una presunta palestra con la pavimentazione in battuto realizzato in tra strati sovrapposti corrispondenti alle fasi costruttive. Tali strutture in calcestruzzo erano per un edificio più importante che indica che probabilmente è stato iniziato ma mai finito, con una progettazione più articolata del complesso termale. Il ''frigidarium'' sarebbe quindi la semplificazione di un progetto precedente e più grandioso che prevedeva un'aula più allungata con una piscina anulare. Un vano rettangolare sotto la pavimentazione della palestra era forse la piscina a pianta rettangolare di 9 per 6,42 m, della quale ne sono stati esplorati gli angoli sud-ovest e nord-est, chiusi da gradini semicircolari simili a quelli dalla ''natatio''.
|