Edward Said: differenze tra le versioni

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Eta' al momento del trasferimento negli Stati Uniti (basato sul quarto capitolo della versione inglese della sua autobiografia edita da Granta Books)
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Non mancarono reazioni anche vibranti di studiosi che replicarono come le argomentazioni di Said fossero eccessivamente generalizzate, non distinguendo minimamente fra gli orientalisti, ben diversi tra loro quanto a provenienza geografica, a formazione politica e a [[Religione|cultura religiosa]]. Senza considerare che molti di loro percepirono le argomentazioni mosse da Said come un attacco diretto alla loro integrità intellettuale e alla validità degli studi Orientalisti.
 
Fra i principali critici si possono citare [[William Montgomery Watt]], [[Bernard Lewis]] e [[Francesco Gabrieli]], [[Albert Hourani]], [[Nikki R. Keddie]] e [[Kanan Makiya]].<br>
Tra quanti hanno avversato le tesi di Said è possibile ricordare anche il [[Regno Unito|britannico]] [[Robert Graham Irwin]] e [[Ibn Warraq]], [[pseudonimo]] di un [[intellettuale]] [[pachistano]], [[ridda|apostata]], autore di ''Defending the West. A Critique of Edward Said's Orientalism'' ([[2007]]).
Irving, ad esempio, scrive:
{{Citazione|Goldziher sostenne la rivolta di [[Orabi]] contro il controllo straniero dell'Egitto. L'[[Iranistica|iranista]] di Cambridge [[Edward Granville Browne]] divenne l'unica persona a lavorare per la libertà persiana durante la rivoluzione costituzionale dell'[[Iran]] ai primi del [[XX secolo]]. Il principe [[Leone Caetani]], un [[Islamistica|islamista]] [[italia]]no, si oppose all'occupazione della [[Libia]] da parte del suo Paese, cosa per la quale fu denunciato [''all'opinione pubblica''] come “Turco [rosso]”. E [[Louis Massignon]] può essere considerato come il primo [[Francia|francese]] a sposare la causa palestinese.|}}
 
Ancora, la storica [[Nikki R. Keddie]] sostiene che il lavoro di Said ha causato nel campo accademico degli studi orientalistici:
 
« […] Alcune sfortunate conseguenze… Penso che ci sia stata una tendenza ad adottare il termine Orientalismo nel campo degli studi sul Medio Oriente come un’ingiuria generalizzata, riferendosi in modo particolare a coloro che si prendono le parti sbagliate nella disputa arabo-israeliana, o a coloro che vengono giudicati troppo conservativi. […] Orientalismo è dunque un termine che spinge alcuni a respingere il lavoro di alcuni studiosi. Penso che sia un peccato. Questo potrebbe non essere ciò che Edward Said intendesse nel modo più assoluto, ma il termine è diventato suo malgrado una sorta di slogan. »