Colt New Model Revolving rifle: differenze tra le versioni
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Questo fu prodotto sia in versione fucile, sia in una [[carabina]] (più corta). Nel 1855 divenne il primo fucile a ripetizione adottato per l'impiego delle forze armate USA, ma problemi progettuali ne impedirono l'uso fino al 1857. Il difetto principale era che la [[polvere nera]] a volte fuoriusciva dalle [[cartuccia di carta|cartucce di carta]] in condizioni operative, insinuandosi in vari recessi attorno al [[Tamburo (rivoltella)|tamburo]]. Il gas incandescente che trafilava nell'interstizio tra il tamburo al momento dello sparo e la canna poteva, a sua volta, innescare la polvere nelle camere in attesa dei successivi azionamenti. Questo è chiamato "fuoco a catena" ed era un inconveniente relativamente frequente con le prime armi a rotazione. Quando succedeva nel Colt Revolving Rifle, veniva proiettato verso il braccio e la mano sinistri del tiratore uno spruzzo di frammenti metallici.<ref name="chinn">George M. Chinn, ''The Machine Gun'', 1951</ref>
Ciò generava diffidenza verso l'arma. I comandanti tentavano di aggirare il problema in numerosi modi. Il fucile doveva essere perfettamente pulito, dato che una pulizia approssimativa avrebbe lasciato residui che potevano aumentare il rischio del fuoco a catena. Alcuni comandanti ordinavano ai loro uomini di sparare con l'arma reggendola solo davanti al ponticello o tenendola dalla leva di caricamento abbassata, in modo da mantenere la mano sinistra fuori dal tragitto pericoloso in caso di fuoco a catena.
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