Colt New Model Revolving rifle: differenze tra le versioni
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Il ''Model 1855'', il fucile a rotazione maggiormente prodotto, era disponibile nel calibri .36, .44 e .56. Si poteva avere in quattro lunghezze di [[Canna (armi)|canna]]: 15, 18, 21 e 24 pollici. Il tamburo teneva sei colpi nei calibri .36 e .44, mentre era limitato a cinque nel .44.<ref>{{cita pubblicazione |cognome1=McAulay |nome1=John D. |cognome2= |nome2= |anno=2004 |titolo=Col. Colt's Revolving Rifle in the Civil War |rivista=[[American Rifleman]] |volume=152 |numero=March |p=49 |editore=[[National Rifle Association]] }}</ref>
Un fucile a rotazione usava [[capsule a percussione]], come facevano le rivoltelle coeve. La cartuccia (consistente di polvere e una palla di piombo) era caricata dalla parte anteriore della "camera" (una dei canali cilindrici ricavati dal tamburo) e poi compressa con un'asta collocata sotto la canna (vedi foto nella sezione precedente). Dopo aver caricato le camere del tamburo, venivano inserite le capsule a percussione dentro agli appositi ugelli siti nella parte posteriore del tamburo. In quel momento l'arma era pronta a sparare. Oltre al problema già descritto del fuoco a catena, lo schema a tamburo tendeva anche a proiettare schegge di piombo contro il polso e la mano del tiratore.<ref name="ReferenceA">"Civil War Firearms: Their Historical Background and Tactical Use" By Joseph G. Bilby</ref> Le rivoltelle non erano esposte a questo fenomeno dato che in genere l'utilizzatore teneva entrambe le mani dietro al tamburo mentre sparava con quelle armi.
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