Monte delle Formiche: differenze tra le versioni

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Il '''monte delle Formiche''' è un rilievo facente parte del medio [[Appennino bolognese]] che occupa il territorio dei comuni di [[Pianoro (Italia)|Pianoro]] e di [[Monterenzio]].

==Descrizione==
Il suo piccolo massicciomonte comprende le vette di:
* Monte delle Formiche (638 m)
* Monte Lupo (458 m)
Si erge fra le valli del torrente [[Idice]] (a destra) e del suo principale affluente del tratto montano, il [[Zena (torrente)|torrente Zena]] (a sinistra).
 
==Santuario==
[[File:Santuario Monte delle formiche.jpg|miniatura|sinistra|Vista invernale del santuario]]
Il curioso nome di questo monte è legato a un fenomeno che annualmente si verifica su di esso; intorno all'8 settembre, il giorno della festa della Madonna cui è dedicato un santuario presso la cima della montagna, sciami di [[Formicidae|formiche]] alate (''[[Myrmica scabrinodis]]'') raggiungono la vetta e quivi muoiono. L'evento, di cui si ha testimonianza fin da tempi antichissimi, giacché nel Quattrocento la chiesa era denominata ''Santa Maria Formicarum'', ha assunto col tempo una valenza quasi miracolosa, una sorta di omaggio della natura alla Madonna.
 
Nel Santuario, sotto l'immagine della Vergine, è riprodotto un distico latino che recita "centatim volitant formicae ad Virginis aram quo que illam voliant vistmae tatque cadunt" (ansiose volano le formiche all'altare della Vergine, pur sapendo che ai suoi piedi moriranno).<ref>{{Cita web |url=https://www.montedelleformiche.it/ |titolo=Monte Delle Formiche... e la Val di Zena (Pianoro - Bologna) |editore=Associazione Parco Museale Val di Zena |accesso=26 ottobre 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190130123211/http://www.montedelleformiche.it/introduzione|dataarchivio=30 gennaio 2019 |urlmorto=no}}</ref>: {{citazione|centatim volitant formicae ad Virginis aram quo que illam voliant vistmae tatque cadunt||ansiose volano le formiche all'altare della Vergine, pur sapendo che ai suoi piedi moriranno|lingua=Italiano|lingua2=Latino}}
L'8 settembre è tradizione che gli insetti vengano benedetti e donati ai fedeli (la credenza popolare vuole che curino alcuni malanni).
 
Nelle vicinanze è ancora visibile la grotta dove visse un eremita di nome Barberius nel XVI secolo (anche se recentemente compromessa da una frana).<ref>{{Cita web|url=https://www.montedelleformiche.it/grotta-barberio |titolo=La Grotta Di Barberio|sito=Monte delle Formiche|accesso=6 maggio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191026172932/https://www.montedelleformiche.it/grotta-barberio|dataarchivio=26 ottobre 2019|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.ilcomuneinforma.it/viaggi/2076/e-festa-grande-al-santuario-della-madonna-delle-formiche/|titolo=È festa grande al santuario della Madonna delle formiche|autore=Gabriele Zompì|sito=Ilcomuneinforma.it|accesso=6 maggio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190410142530/http://www.ilcomuneinforma.it/viaggi/2076/e-festa-grande-al-santuario-della-madonna-delle-formiche/ |dataarchivio=10 aprile 2019|urlmorto=no}}</ref>
 
==Castello==
Alla base del Monte delle Formiche, nei pressi del torrente omonimo, si trova il Castello di Zena. L'edificio è di origini medioevali, ma la sua architettura ha elementi compositi del XIV e XVII secolo.<ref>{{Cita web|url=https://www.montedelleformiche.it/castello-di-zena/ |titolo=Il Castello Di Zena|editore=Associazione Parco Museale Val di Zena|accesso=26 ottobre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190206222105/https://www.montedelleformiche.it/castello-di-zena/|dataarchivio=6 febbraio 2019|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url = https://www.montedelleformiche.it/castello-di-zena/36 |titolo=Il Giardino del Castello di Zena|autore=Enrico Saviozzi |editore=Associazione Parco Museale Val di Zena|accesso=26 ottobre 2019|urlarchivio =https://web.archive.org/web/20120116140258/https://www.montedelleformiche.it/castello-di-zena/36|dataarchivio =16 gennaio 2012|urlmorto=no}}</ref>