Matera: differenze tra le versioni

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'''Matera''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|[maˈtɛːra]}}<ref>{{Dipi|Matera}}</ref>, {{Audio|It-Matera.ogg|<small>ascolta</small>}}; ''Matàrə''<ref>{{cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | 1996 | GARZANTI | Milano|}}</ref> in [[dialetto materano]], <small>pron.</small> {{IPA|[ma'ta:rə]}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:60411}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/>, [[capoluogo]] dell'[[provincia di Matera|omonima provincia]] è il più [[Primi 100 comuni italiani per superficie|grande comune per superficie]] della Basilicata<ref>{{Cita web|url=http://www.tuttitalia.it/basilicata/81-comuni/superficie/|titolo=Comuni della Basilicata per superficie territoriale|sito=Tuttitalia.it|accesso=7 dicembre 2016}}</ref>.
 
Nota con gli appellativi di "''Città dei Sassi''" e "''Città Sotterranea''", èÈ conosciuta in tutto il mondo per gli storici rioni [[Sassi di Matera|Sassi]], che ne fanno una delle città ancora abitate più antiche al mondo<ref name="Chisena">{{Cita libro |autore=Leonardo A. Chisena |titolo=Matera dalla civita al piano: stratificazione, classi sociali e costume politico |editore=Congedo |anno=1984 |pagina=7}}</ref><ref>{{Cita web |url=https://www.travel365.it/citta-piu-antiche-del-mondo.htm |titolo=La classifica delle 10 più antiche città del mondo |sito=travel365.it}}</ref>. I ''Sassi'' sono stati riconosciuti il 9 dicembre 1993, nell'assemblea di [[Cartagena de Indias]] ([[Colombia]]), [[patrimonio dell'umanità]] dall'[[Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura|UNESCO]], primo sito dell'Italia meridionale a ricevere tale riconoscimento.
 
Nel 1663 fu separata dalla provincia di [[Terra d'Otranto]], di cui aveva fatto parte per secoli, per divenire, fino al 1806, capoluogo dell'allora [[provincia di Basilicata]] nel [[Regno di Napoli]]. Durante questo periodo la città conobbe un'importante crescita economica, commerciale e culturale. Matera è stata la prima città del meridione a insorgere in armi contro il [[nazifascismo]] ed è per questo tra le [[città decorate al valor militare per la guerra di liberazione]] essendo stata insignita nel 1966 della [[Ricompense al valor militare|medaglia d'argento al valor militare]] e tra le [[città decorate al valor civile]] essendo stata insignita nel 2016 della [[medaglia d'oro al valor civile]]<ref>{{cita web|url=http://www.ansa.it/basilicata/notizie/2016/08/03/21-settembre-43medaglia-doro-a-matera_3063beba-af93-4855-bc43-2c05f43ea6a5.html|titolo=21 settembre '43: medaglia d'oro a Matera|editore=ansa.it}}</ref>.
 
Il 21 novembre 1954 è stata proclamata, con delibera comunale, ''Civitas Mariae''; [[Papa Giovanni Paolo II]] la visitò il 27 aprile 1991, definendola ''città della [[Visitazione della Beata Vergine Maria|Visitazione]]'' e del [[Magnificat]]<ref>{{Cita web|url=https://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/speeches/1991/april/documents/hf_jp-ii_spe_19910427_affidamento-matera.html|titolo=Visita Pastorale in Basilicata: Atto di affidamento alla Madonna della comunità di Matera - Irsina (27 aprile 1991) {{!}} Giovanni Paolo II|sito=w2.vatican.va|accesso=19 novembre 2016}}</ref>.
 
Il 17 ottobre 2014 è stata designata, insieme a [[Plovdiv]] (città [[Bulgaria|bulgara]]), [[Matera capitale europea della cultura|capitale europea della cultura]] nel 2019.<ref>{{Cita web|url=https://www.eurocomunicazione.com/saranno-matera-e-plovdiv-le-capitali-europee-della-cultura-2019/|titolo=Saranno Matera e Plovdiv le capitali europee della cultura 2019|sito=eurocomunicazione.com|lingua=en|accesso=20 aprile 2018}}</ref>
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=== Religione ===
{{vedi anche|Arcidiocesi di Matera-Irsina}}
Matera è sede vescovile sin dal [[X secolo]]<ref>in un decreto del [[968]] di [[Niceforo II Foca|Niceforo Foca]] veniva dato mandato a [[Polieucte]] di consacrare i vescovi di Acerenza, Tricarico, Irsina, Matera, Gravina e Tursi.</ref>. Per anni sotto l'influsso bizantino, fu elevata ad arcidiocesi nel [[1203]] quando fu unita con [[bolla pontificia]] all'arcidiocesi di Acerenza. L'arcidiocesi conta 52 parrocchie in 13 comuni. La città nel tempo è stata visitata da due papi; [[Papa Urbano II]] e Sansan [[Giovanni Paolo II]], unche la definì ''città della [[Visitazione della Beata Vergine Maria|Visitazione]]'' e del [[Magnificat]].<ref>{{Cita web|url=https://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/speeches/1991/april/documents/hf_jp-ii_spe_19910427_affidamento-matera.html|titolo=Visita Pastorale in Basilicata: Atto di affidamento alla Madonna della comunità di Matera - Irsina (27 aprile 1991) {{!}} Giovanni Paolo II|sito=w2.vatican.va|accesso=19 novembre 2016}}</ref> Un suo [[arcivescovo metropolita]] invece divenne Papa; [[Urbano VI]]. Papa Urbano VI, sulla scorta della festa in onore di Maria SS. della Bruna celebrata a Matera già da tempo, istituì la festa della Visitazione per il 2 luglio, oggi ancora celebrata oltre che a Matera anche a [[Siena]] ed a [[Enna]] in quella data anche se la festa ufficiale è stata spostata il 31 maggio. Protettori della città sono la [[Madonna della Bruna]] e [[Eustachio (martire)|Sant'Eustachio]], del quale la leggenda narra che durante un assedio subito dalla città ad opera dei Saraceni intorno all'anno [[1000]], salvò Matera dall'invasione facendo apparire ai nemici centinaia di cavalieri guidati dal Santo stesso e mettendoli in fuga. La città ha dato i natali a due santi: [[San Giovanni da Matera]] e [[Ilario di Matera|Sant'Ilario]], e a una beata; la beata Eugenia da Matera. Il 21 novembre 1954 è stata proclamata, con delibera comunale, ''Civitas Mariae''.
 
Nell'agro materano tra i vari, sono ancora attivi due santuari; il Santuario di S. Maria di Picciano e il Santuario di S. Maria della Palomba.