Villa Decani: differenze tra le versioni

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'''Villa Decani'''<ref name="AdSdT">''Villa Decani'' in: [http://ariannaweb.archiviodistatotrieste.it/AriannaWeb/main.htm;jsessionid=D045AD09D8AF427C62C1B7BCE5630C12#7325_archivio Mappa della Comune di Villa Decani, nel Circolo d'Istria, Distretto di Capodistria, rilevata dalli sottoscritti Geometra sotto l'ispettorato Bellati nell'anno 1818], foglio 4 di 12 – Archivio di Stato di Trieste</ref><ref>Cfr. il toponimo "Villa Decani" a p. 66 sull'''Atlante geografico Treccani'', vol I, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2008.</ref><ref name="Gazzetta">[http://augusto.digitpa.gov.it/gazzette/index/download/id/1923099_PNC Regio Decreto 29 marzo 1923, G.U. 27 aprile 1923, n.99]</ref>, già Decani<ref name="Gemeindelexikon">comune con indicazione bilingue di ''Decani, Pasja Vas'', e le frazioni di ''Acquaro, Potok'', ''Antignano, Tinjan'', ''Besovica'', ''Bonini'', ''Boscari, Buškarji'', ''Buzari'', ''Cepinje'', ''Cerej'', ''Cernical, Črnikal'' , ''Covedo, Kubed'', ''Cristoglie, Hrastovlje'', ''Dolani'' in: {{collegamento interrotto|1=[http://contentdm.lib.byu.edu/cdm4/document.php?CISOROOT=/FHSS&CISOPTR=32817&CISOSHOW=32725 Gemeindelexikon, der im Reichsrate Vertretenen Königreiche und Länder. Bearbeit auf Grund der Ergebnisse der Volkszählung vom 31. Dezember 1900. Herausgegeben von der K.K. Statistischen Zentralkommission. VII. Österreichisch-Illyrisches Küstenland (Triest, Görz und Gradiska, Istrien). Wien 1906] |date=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref> (in [[lingua slovena|sloveno]] '''''Dekani''''', già ''Pasja Vas''<ref name="Gemeindelexikon"/>) è un insediamento (''naselje'') di [[Capodistria (comune)|Capodistria]] di 1 612<ref>Dati demografici aggiornati al 30-06-2012 [http://pxweb.stat.si/pxweb/Dialog/varval.asp?ma=05C5002S&ti=&path=../Database/Dem_soc/05_prebivalstvo/10_stevilo_preb/25_05C50_prebivalstvo_naselja/&lang=2 SI-STAT]</ref> abitanti, situato nella valle del [[Risano (fiume)|Risano]], a sette chilometri dal confine italiano, a cui afferiscono anche gli agglomerati di ''Brtuči'', ''Fratovec'', ''Hribec'', ''Mihati'', Lazzaretto<ref name="IGM">Villa Decani, Lazzaretto, Dolani, Villadolo, Risano e il confine tra Territorio Libero di Trieste e la Jugoslavia in: {{collegamento interrotto|1=[http://www.apat.gov.it/Media/carta_geologica_italia/tavoletta.asp?foglio=53A Carta geologica delle Tre Venezie – Trieste, Foglio 53<sup>A</sup> della Carta d'Italia al 100.000 dell'Istituto Geografico Militare – Firenze 1953] |date=novembre 2017 |bot=InternetArchiveBot }}</ref> (''Miši''), ''Na Vardi'', ''Postaja'', ''Rožinči'', ''Robida'' e ''Škrlače''.<br />
Il centro abitato sorge in un terrazzamento ai piedi del colle di Antignano (''Tinjan''), in posizione riparata dalla [[bora]], grazie alle tre cime del Monte delle Zare o ''Zarovac'' (''Strzar''), che si eleva a un'altitudine di 242 [[metri sul livello del mare|m s.l.m.]]
 
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Nel [[788]] [[Carlo Magno]], [[re dei Franchi]], occupò l'Istria inglobandola nel [[Regnum Italiae]] affidato da Carlo al figlio [[Pipino d'Italia|Pipino]]; nell'[[803]] venne istituita la ''Marchia Austriae et Italiae'' che comprendeva il Friuli, la Carinzia, la Carniola e l'Istria. Alla morte di [[Pipino d'Italia|Pipino]] nell'[[810]], il territorio passò in mano al figlio [[Bernardo d'Italia|Bernardo]]<ref>[https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/2b/Carolingian_empire_814.svg Mappa dell'Impero carolingio all'ascesa di Ludovico I (814)]</ref>.
 
Con la morte di [[Carlo Magno]] nell'[[814]] la carica imperiale passò a [[Ludovico il Pio|Ludovico I]]; chequesti, affidòdopo aver deposto il Regnonipote [[Bernardo d'Italia|Bernardo]], affidò poi il ''[[Regnum Italiae]]'' al suo primogenito [[Lotario I|Lotario]], il quale già nell'[[828]] (dopo aver deposto [[Balderico del Friuli|Baldrico]], ultimo duca del Friuli, per non aver saputo difendere le frontiere orientali dagli Slavi) divise la parte orientale del Regno, ossia la [[Marca Orientale]] (o del Friuli), in quattro contee: Verona, Friuli, Carniola e Istria (comprendente il Carso e parte della [[Carniola interna]]);. inCon seguitola almorte di [[TrattatoCarlo di VerdunMagno]], nell'[[843814]], lela conteecarica diimperiale Istriapassò ea Friuli[[Ludovico (conglobateil nellaPio|Ludovico “MarcaI]]; d'Aquileia”)questi, entraronodopo aaver fardeposto parteil delnipote [[Bernardo d''RegnumItalia|Bernardo]], affidò poi il Italicum''<ref>[https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/42/Partage_de_l'Empire_carolingien_au_Traité_de_Verdun_en_843.JPG[Regnum LItaliae]]'Istria nell'impero carolingioal consuo leprimogenito tre[[Lotario principaliI|Lotario]], suddivisioniil dell'annoquale 843già nell'[[828]]</ref> poi(dopo assegnateaver al marchesedeposto [[EberardoBalderico del Friuli|EberardoBaldrico]], aultimo cuiduca succedetterodel primaFriuli, ilper figlionon [[Unruochaver IIIsaputo deldifendere Friuli|Urnico]]le efrontiere poiorientali l'altrodagli figlioSlavi) [[Berengariodivise della Friuli|Berengario]].parte Divenutoorientale redel d'ItaliaRegno, ossia la [[BerengarioMarca del Friuli|BerengarioOrientale]], passòin alquattro suocontee: vassalloVerona, [[VilfredoFriuli, (MarcheseCarniola dele Friuli)|Vilfredo]]Istria (comprendente il marchesatoCarso aquileiesee parte della [[Carniola interna]]).
 
In seguito al [[Trattato di Verdun]], nell'[[843]], il suo territorio entrò a far parte della [[Francia Media]]<ref>[https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/42/Partage_de_l'Empire_carolingien_au_Traité_de_Verdun_en_843.JPG la ''Francia Media'' (con l'Italia) (in verde) nell'impero carolingio con le tre principali suddivisioni dell'anno 843]</ref> in mano a [[Lotario I]] e più specificatamente dall'[[846]] della [[Marca del Friuli]], in mano al marchese [[Eberardo del Friuli|Eberardo]] a cui succedettero prima il figlio [[Unruoch III del Friuli|Urnico]] e poi l'altro figlio [[Berengario del Friuli|Berengario]]; anche dopo i trattati di [[Trattato di Prüm (855)|Prüm]] e [[Trattato di Meerssen|Meerssen]] rimase nel ''Regnum Italicum''.
 
Cessato il dominio franco con la deposizione di [[Carlo il Grosso]], [[Berengario del Friuli|Berengario]], divenuto re d'Italia, passò il marchesato aquileiese al suo vassallo [[Vilfredo (Marchese del Friuli)|Vilfredo]] che venne poi nell'[[895]] da lui nominato marchese del Friuli e dell'Istria.
 
Nel [[952]] l'imperatore [[Ottone I di Sassonia|Ottone I]] obbligò il re d'Italia [[Berengario II di Ivrea|Berengario II]] a rinunciare alle contee “Friuli et Istria”, unendole al [[Sacro Romano Impero Germanico|Impero romano-germanico]] e subordinandole al Ducato di Baviera tenuto dal suo fratellastro [[Enrico I di Baviera|Enrico I]] a cui succedette il figlio [[Enrico II di Baviera|Enrico II]]. Nel [[976]] l'Istria passò al [[Ducato di Carinzia]] appena costituito dall'imperatore [[Ottone II di Sassonia|Ottone II]].
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Nel [[1040]], dopo la morte l'anno prima di [[Corrado II il Salico|Corrado II]], [[Enrico III il Nero|Enrico III di Franconia]] fece dell'Istria una marca a sé, per dare a questa provincia un'organizzazione più adatta alla difesa e per indebolire i duchi di Carinzia, ai quali l'Istria era sottomessa. La nuova marca istriana divenne così “provincia immediata e feudo diretto dell'Impero”, L'autorità marchionale della nuova ''Marchia et Comitatus Histriae'' venne pertanto conferita dall'[[Enrico III il Nero|imperatore]] al conte Volrico od Urlico I della casa Weimar&nbsp;– Orlamünde. Tutta la valle del [[Risano (fiume)|Risano]] infatti passò al marchese d'Istria ad eccezione di [[Cristoglie]] che già dal 1028 fu donato da [[Corrado II il Salico|Corrado II]] ai [[Patriarcato di Aquileia|patriarchi di Aquileia]].
 
Morto il marchese Urlico I, nel [[1070]] l'imperatore [[Enrico IV di Franconia|Enrico IV]] cedette il marchesato d'Istria a [[Marquardo IVIII di Eppenstein]]; Marquardo IVIII, duca di Carinzia, aveva sposato Edvige o Haldemud, figlia di Wilpurga e Variento, duca del Friuli e signore di Gorizia<ref>citato come Conte di Gorizia in “[http://books.google.it/books?id=DnI5AAAAcAAJ&pg=PA311&lpg=PA311&dq=gorizia+Variento&source=bl&ots=pWpiuoUzEt&sig=0qDF4AmG2SRSK0s-1B6ZPSJ6hkU&hl=it&ei=kPaqTf7QMYSWswb4m6GYCA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CBcQ6AEwAA#v=onepage&q=gorizia%20Variento&f=false Notizie delle Cose del Friuli, scritte secondo i tempi, da Gian-Giuseppe Liruti, Signor di Villafredda ec., Accademico della Società Colombaria di Firenze, e dell'Accademia Udinese, Tomo Terzo, in Udine MDCCLXXVII]”</ref>, dal quale ereditò le signorie isontine.<br />
 
Nel [[1077]] l'imperatore [[Enrico IV di Franconia|Enrico IV]] costituì il [[Patriarcato di Aquileia|Principato ecclesiastico di Aquileia]] che ebbe influenza, mediante apposito diploma emesso lo stesso anno, anche sulla marca di Carniola e sulla contea dell'Istria.<br />
Fu così che la bassa valle del [[Risano (fiume)|Risano]] passò in mani patriarcali.
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Caduta la [[Repubblica di Venezia|Serenissima]], con la [[Pace di Presburgo]] seguì il destino degli ex possedimenti veneziani entrando per un breve periodo nel [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno d’Italia napoleonico]].
 
Col [[Trattato di Schönbrunn]] del 1809 entrò a far parte delle [[Province Illiriche]] per entrare poi per la prima volta in mano austriaca col [[Congresso di Vienna]] nel 1815 nel [[Regno d'Illiria]] come '''Villa Decani'''<ref name="AdSdT"/>; passò in seguito sotto il profilo amministrativo al [[Litorale austriaco]] nel 1849 come comune autonomo con la denominazione di '''Decani'''<ref name="Gemeindelexikon"/>.
 
Dopo la [[prima guerra mondiale]] rimase capoluogo comunale, orariprendendo dettola denominazione '''Villa Decani''', nella [[Provincia di Pola|Provincia dell’Istria]]<ref name="Gazzetta"/>.
 
Sotto il [[fascismo]], nel [[1932]] dinanzi alla sede comunale si riunirono centinaia di agricoltori che manifestavano a favore dell'utilizzo della lingua madre, dell'abbassamento delle imposte e della riduzione dei debiti.