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I suoi articoli però infastidiscono particolarmente i boss camorristi della zona, mettendone in crisi le alleanze, fino all'arresto del boss Valentino Gionta, preso fuori Casa Nuvoletta, appartenente ai boss Lorenzo e Angelo Nuvoletta. Il suo giusto intuito lo porta anche a smascherare il sindaco di Torre Annunziata, Cassano, che viene condannato a sette anni e mezzo.
 
Così, dopo esser stato trasferito nella sede centrale del quotidiano partenopeo, in ununa summitriunione di camorra viene decisa la condanna a morte di Siani, che per loro sembra abbia "alzato troppo la manica" e la sua condanna è decisa. Siani viene ucciso la sera del 23 settembre del [[1985]], pochi giorni dopo aver compiuto 26 anni, nel quartiere residenziale del [[Vomero]], nei pressi di piazza Leonardo, a pochi metri da casa sua. LaQuella sera stessa si tenne il concerto di [[Vasco Rossi]], a cui il giornalista avrebbe voluto assistere.
 
==Riconoscimenti==
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*Il pullman usato per la [[Strage di Torre Annunziata|strage del circolo dei pescatori]] non era un semplice pullman bianco ma uno della linea "Napoli-Scafati" di colore blu.
*Alcune delle automobili non corrispondono all'epoca dei fatti; ad esempio si nota più di una volta un'Alfa Romeo 33 di seconda serie, prodotta a partire dal 1990, alla quale è stata apposta molto inverosimilmente la targa di colore nero con scritte arancio/bianche, in vigore fino al 1985 (anno dell'ambientazione del film).
*Nella scena in cui Siani incontra il sindaco sul cancello della villa di quest'ultimo si nota che il sindaco (interpretato da Ennio Fantastichini) indossa una maglietta "griffata" con il marchio di un cane bassotto, marchio napoletano ("''[[Harmont & Blaine"]]'') fondato solo nel 1986.
*Per ben due volte viene indirettamente inquadrata (con l'etichetta al lato opposto, ma nettamente distinguibile) la birra ''[[Corona (birra)|Corona]]'' come bevanda dell'attore principale, nella prima scena addirittura con uno spicchio di limone, moda molto in voga oggi, ma non nel 1985, infatti in Italia la ''Corona'' arriva nel 1989, distribuita dall'azienda genovese Biscaldi fino al 2007, quando il nuovo distributore diventa la Carlsberg.
*La scena iniziale all'interno delle cucine del ristorante dove si sta celebrando il banchetto per la Prima comunione del figlio di [[Valentino Gionta]] è una trasposizione di ___location di una effettiva riunione della «cupola camorristica» avvenuta qualche tempo prima a [[Nola]] nel rifugio di [[Carmine Alfieri]], da tempo latitante: il boss, anche da uomo libero non è mai andato oltre i confini di Nola: la sua prima volta a Roma è stata da detenuto ormai «pentito», quando venne tradotto al carcere di Rebibbia per essere presente al processo che si svolgeva in quell'aula bunker.
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*Valentino Gionta alla strage del circolo pescatori nel film ascolta per radio una partita (Verona-Napoli); in realtà non ascoltava la partita, ma musica da una radio del circolo, mentre provvedeva a pagare gli stipendi settimanali agli affiliati al suo clan camorristico. Durante le fasi cruciali della strage, nella vicina chiesa dell'Annunziata, sempre in via Bertone, si stavano celebrando una serie di cerimonie religiose per battesimi e prime Comunioni. Molti dei bambini interessati erano figli di esponenti del clan.
*Nella scena in cui viene inquadrata la bambina vittima dell'agguato, stesa per terra di fronte al portone della Chiesa ferita, si possono distinguere chiaramente delle monete in [[Euro]] (4 monete da 1 Euro), in circolazione solo dal 2002.
*La strage del circolo dei pescatori avvenne il 26 agosto del 1984, all'epoca il campionato non era iniziato ma come si è detto per radio si sente la radiocronaca di un Verona-Napoli, probabilmente la prima giornata di campionato che si disputò il 16 settembre 1984. Inoltre nella radiocronaca si sente del Napoli che passa in vantaggio con gol di [[Diego Armando Maradona|Maradona]], ma in quel Verona-Napoli, finito 3-1, il gol napoletano fu segnato da [[Daniel Bertoni|Bertoni]], per il parziale 2-1.
*Durante le riprese a Castellammare di Stabia alcune auto finirono in panne. Ad aiutare la troupe fu un garagista della zona che qualche settimana dopo fu ammazzato dalla camorra perché si era opposto agli uomini del racket.
*Nella partita di pallavolo della squadra allenata da Siani si vede un pallone tricolore, di quelli usati solo dalla fine degli anni novanta.
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*Nella sala del consiglio comunale c'è la foto del presidente [[Francesco Cossiga]] (ma che sarebbe diventato Presidente della Repubblica solo qualche mese dopo) e lo stendardo del comune di [[Castellammare di Stabia]] invece di quello di Torre Annunziata.
*L'auto [[Citroën Méhari|Méhari]] usata per le riprese era la vera auto di [[Giancarlo Siani]] nella quale venne ucciso la sera di lunedì 23 settembre 1985, che è stata acquistata da un suo caro amico che non è apparso nel film per sua espressa volontà.
*Al termine dell'incontro con gli studenti nella palestra della scuola di Torre Annunziata un gruppo di persone si avvicina a Giancarlo Siani ed un uomo alto, sopra la cinquantina, con gli occhiali ed i capelli brizzolati, gli stringe la mano dicendo "Complimenti": si tratta di un "cameo" del fratello di Giancarlo, [[Paolo Siani|Paolo]]. Come personaggio, invece, il fratello Paolo nel film pronuncia solo qualche battuta fuori campo, ma non viene mai inquadrato dalla camera. Inoltre, un breve spezzone della scena compare nel film [[L'industriale]] di [[Giuliano Montaldo]] del [[2011]]. La si nota quando Marcella ([[Elena Di Cioccio]]) sta guardando un film prima di venire interrotta da una telefonata di Nicola ([[Pierfrancesco Favino]]).
*Il fotografo Rico nella realtà non è mai esistito.
*La redazione di Torre Annunziata de ''[[Il Mattino]]'' non esiste. Nella realtà esisteva quella di Castellammare di Stabia, ma gli sceneggiatori l'hanno creata per razionalità narrativa e per essere liberi nella creazione di personaggi di fantasia. Il capo della redazione di Torre Annunziata non esiste nella realtà, ma all'epoca esisteva una tipologia di giornalisti-impiegati.