Anna Andreevna Achmatova: differenze tra le versioni

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Espulsa dall'Unione degli Scrittori Sovietici nel [[1946]] con l'accusa di ''[[estetismo]]'' e di ''disimpegno politico''<ref>Vedi: ''Sapere.it'' riferimenti in Collegamenti esterni.</ref>, riuscì tuttavia ad essere riabilitata nel [[1955]], pubblicando nel [[1962]] un'opera alla quale lavorava già dal [[1942]], il ''Poema senza eroe'', un nostalgico ricordo del passato russo, rielaborato attraverso la drammaticità che la nuova visione della Storia comporta, e attraverso una trasfigurazione dello spazio e del tempo in una concezione di puro fine.
 
Sulla sua poetica ebbe molta influenza la conoscenza delle opere di [[Dante Alighieri]], come anche testimonia il filosofo [[Vladimir Kantor]]: «Quando chiesero ad Anna Achmatova, la matriarca della poesia russa, “Lei ha letto Dante?”, con il suo tono da grande regina della poesia rispose: “Non faccio altro che leggere Dante”»<ref>{{collegamentoCita interrottoweb|1url=[http://www.zenit.org/article-26186?l=italian ''|titolo=Il grande filosofo russo Kantor svela l'influenza cattolica nel suo Paese''] |dateautore=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }} di Jesús Colina, dal |sito =Zenit, Il mondo visto da Roma|data=3 aprile 2011|accesso=23 ottobre 2020|urlarchivio=https://archive.is/XmMLT|dataarchivio=16 aprile 2013|urlmorto=sì}}</ref>.
 
== Opere tradotte in italiano ==