Locri Epizefiri: differenze tra le versioni
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Nel corso di un secolo la ''[[polis]]'' di Locri Epizefiri estese la propria presenza dalla costa ionica al versante tirrenico dell'attuale [[Calabria]], probabilmente per tenere lontana la minaccia di un'espansione della nemica [[Kroton]] ([[Crotone]]); così i locresi fondarono tra il [[650 a.C.]] ed il [[600 a.C.]] le due colonie di [[Medma]] (oggi [[Rosarno]]) e di [[Hipponion]] (oggi [[Vibo Valentia]]), probabilmente su preesistenti centri abitati, ed occuparono [[Metauros]] (oggi [[Gioia Tauro]]), centro già fondato come propria colonia da [[Zancle]] ([[Messina]]) o [[Rhegion]] ([[Reggio Calabria]]).<ref>Per altre notizie sulle colonie fondate o conquistate da Locri si veda quanto riportato in [http://www.locrideonline.it/storia/colonial.htm Locri on line] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070915164745/http://www.locrideonline.it/storia/colonial.htm |data=15 settembre 2007 }}.</ref>
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{{vedi anche|Battaglia della Sagra}}
[[File:Reggio calabria museo nazionale dioscuri da locri statua sinistra.jpg|thumb|Una delle statue dei [[Dioscuri]] esposte al [[Museo nazionale della Magna Grecia|museo di Reggio]].]]
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Successivamente, con il crescere della potenza di Reggio governata dal tiranno [[Anassila]], Locri Epizefiri dovette respingere l'egemonia della città dello stretto, ricorrendo all'aiuto di [[Siracusa]].
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Dal [[V secolo a.C.]] Locri Epizefiri stabilì alleanze con la [[Siracusa (città antica)|Siracusa]] dei [[Dinomenidi]] prima e di [[Dionisio I]] e del figlio [[Dionisio II]] poi, entrando così nell'orbita dei tiranni della ''polis'' siceliota. [[Erodoto]] riporta di un arrivo nel [[493 a.C.]] di profughi samii a Locri.<ref>Erodoto, ''Storie'', VI, 23 ([http://dariosoldani.interfree.it/erodoto/storieVI.html traduzione] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080327084123/http://dariosoldani.interfree.it/erodoto/storieVI.html |data=27 marzo 2008 }}).</ref> Nel [[477 a.C.]] [[Anassila di Reggio]] durante la sua campagna espansionistica attaccò Locri, che si rivolse al tiranno [[Ierone di Siracusa]]. Successivamente, quando [[Atene]] organizzò la spedizione in [[Sicilia]], Locri Epizefiri si schierò dalla parte di Siracusa nella sua personale guerra contro Reggio (alleata di Atene).
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In seguito la città declinò e nell'[[VIII secolo]] fu abbandonata dagli abitanti che si ritirarono nell'entroterra.
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La storia di Eunomo nasconde un motivo che nel corso del tempo, a più riprese, riaffiora nella tradizione leggendaria di Locri e si collega alle contese territoriali tra Locri e Reggio.<ref>Si vedano a tale proposito i contenuti di ''Reggio (miti e leggende)'', alla voce [http://galileo.cincom.unical.it/centro/Cubo20/Antimus/mostre/poleis/reggio/2/5.htm Heracle] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130208180724/http://galileo.cincom.unical.it/centro/Cubo20/Antimus/mostre/poleis/reggio/2/5.htm |data=8 febbraio 2013 }}.</ref>
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Il tempio è stato distrutto nel [[XIX secolo]] ed i ruderi mostrano oggi un solo rostro di colonna.
La dimensione del tempio era di {{M|45.5|u=m}} per {{M|19.8|u=m}}. La cella, libera da sostegni sull'asse centrale, era preceduta da un ''pronaos'' (vestibolo) con due colonne fra le ante, che si ripetevano anche fra le ante dell<nowiki>'</nowiki>''[[opistodomo]]'', il vano retrostante la cella, non comunicante con questo. Nello spessore dei muri tra ''pronaos'' e cella erano inserite le scale di servizio, per accedere al tetto, come in alcuni templi agrigentini.
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