San Possidio: differenze tra le versioni
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→Bibliografia: aggiungo testo biografico da prosopografia |
amplio da Mendouze |
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|note= Vescovo
|nato= IV secolo
|morto=
|venerato da= Chiesa cattolica
|beatificazione=
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|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = dopo il [[437]]
|Epoca = 400
|Attività = vescovo
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In seguito, secondo la ricostruzione del racconto agiografico, nel quale la vicenda di Possidio si confonde con quella di [[Possidonio (vescovo)|san Possidonio]], il vescovo sarebbe stato esiliato dai Vandali della Numidia: lasciato da questi su una barca senza vele e senza remi, si sarebbe miracolosamente salvato approdando sulle coste dell'attuale [[Puglia]]. Qui Possidio trascorse gli ultimi giorni della sua vita. Successivamente le spoglie del santo africano sarebbero state donate al [[Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla|vescovo di Reggio Emilia]].
L'ultima menzione storica di Possidio risale al [[437]], quando venne esiliato da [[Genserico]], assieme a Novato di [[Diocesi di Sitifi|Sitifi]] e a Severiano di [[Diocesi di Ceramussa|Ceramussa]].<ref>Mesnage, ''L'Afrique chrétienne'', p. 895.</ref>
Non si conosce la data della sua morte.
==Culto==
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Sulle pareti della chiesa ipogea di San Possidonio a [[Massafra]] era raffigurato in un affresco; ne è rimasta l'iscrizione.
==Note==
<references/>
== Bibliografia ==
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