Campagne mesopotamiche di Ardashir I: differenze tra le versioni

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correggo nome del sovrano come riportato qui https://iranicaonline.org/articles/artabanus-parth#pt4
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{{Vedi anche|Sasanidi|Dinastia dei Severi}}
 
Tra il [[224]] e il [[226]]/[[227]] avvenne un episodio importante, che cambiò le sorti dei rapporti tra [[Impero romano]] e [[Sasanidi|Impero persiano]]: in Oriente l'ultimo sovrano dei [[Parti]], [[Artabano VIV]], fu rovesciato dopo essere stato sconfitto in "''tre battaglie''"<ref>[[Cassio Dione Cocceiano]], ''Storia romana'', LXXX, 3.1-2.</ref> e il rivoltoso, [[Ardashir I]], fondò la [[dinastia sasanide]],<ref>[[Agatangelo (storico)|Agatangelo]], ''Storia degli Armeni'', I, 3-9; [[Agazia]], ''Storia sul regno di Giustiniano'', IV, 24.1.</ref> destinata a essere avversaria orientale dei Romani fino al [[VII secolo]].<ref name="ErodianoVI,2.1">[[Erodiano]], ''Storia dell'impero dopo Marco Aurelio '', VI, 2.1.</ref><ref name="ZosimoI,18.1">[[Zosimo (storico)|Zosimo]], ''Storia nuova'', I, 18.1.</ref> In particolare, a partire dal [[229]]/[[230]], Sasanidi e Romani si scontrarono per la prima volta.
{{Citazione|[[Ardashir I]] fu il primo re persiano che ebbe il coraggio di lanciare un attacco contro il regno dei [[Parti]] e il primo a riuscire a riconquistare l'impero per i Persiani.|[[Erodiano]], ''Storia dell'impero dopo Marco Aurelio '', VI, 2.6.}}
 
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=== Prima fase: avanzata sasanide in Mesopotamia (229-231) ===
 
;[[229]] ca.: Con l'ascesa del primo sovrano [[sasanidi|sasanide]], [[Ardashir I]], le armate persiane tornarono ad [[assedio (storia romana)|assediare]] inutilmente la città di [[Hatra]] (per farne una base di attacco contro i Romani<ref name="Dione80,3.1-2"/>), che non sappiamo se fosse sotto il diretto controllo romano, o semplicemente una [[Regno cliente (storia romana)|città "cliente"]] del popolo romano.<ref name="Southern61">Pat Southern, ''The Roman Empire: from Severus to Constantine'', p. 61.</ref><ref name="Millar149">F.Millar, ''The Roman near East (31 BC - AD 337)'', Cambridge Massachusetts & London 1993, p.149.</ref><ref>F.Vattioni, ''Le iscrizioni di Hatra'', 1981; H.J.W. Drijvers, ''Hatra, Palmyra and Edessa'', in ''Aufstieg Niedergang Römischen Welt'', II.8 (1977), p.799.</ref> L'insuccesso di questo [[assedio di Hatra (229)|assedio]] costrinse il sovrano sasanide a recarsi in Media prima,<ref name="Dione80,3.1-2"/> dove riuscì a sottometterne i territori, e poi in [[Regno d'Armenia|Armenia]], dove fu però respinto da un figlio del vecchio sovrano dei [[Parti]], [[Artabano VIV]].<ref name="Dione80,3.3">[[Cassio Dione Cocceiano]], ''[[Storia romana (Cassio Dione)|Storia romana]]'', LXXX, 3.3</ref><ref name="Zonara12.15"/><ref>[[Agatangelo (storico)|Agatangelo]], ''Storia degli Armeni'', I, 18-23.</ref>
 
;[[230]]: Nel corso di questo anno, le armate sasanidi avanzarono nella [[Mesopotamia (provincia romana)|Mesopotamia romana]] ponendo sotto assedio molte guarnigioni romane lungo l'[[Eufrate]],<ref name="ErodianoVI,2.3-5">[[Erodiano]], ''Storia dell'impero dopo Marco Aurelio '', VI, 2.3-5.</ref> cercando inoltre, senza riuscirvi, di conquistare ''[[Nisibis]]'' (importante centro del [[Via della seta|commercio con l'Oriente]] e la [[Relazioni diplomatiche sino-romane|Cina]]), e forse invadendo le [[province romane]] di [[Siria (provincia romana)|Siria]] e [[Cappadocia (provincia romana)|Cappadocia]],<ref name="Zonara12.15">[[Zonara]], ''L'epitome delle storie'', XII, 15.</ref><ref>[[Giorgio Sincello]], ''Selezione di cronografia'', 437, 15-25 (pp.673, 17-674).</ref> seppure non vi siano sufficienti indizi archeologici, almeno allo stato attuale delle conoscenze, per dire che le scorrerie abbiano colpito anche i territori ad occidente dell'[[Eufrate]].<ref name="Millar149"/>
{{Citazione|Dispacci inaspettati dai [[Legatus Augusti pro praetore|governatori]] di [[Siria (provincia romana)|Siria]] e [[Mesopotamia (provincia romana)|Mesopotamia]] rivelavano che [[Ardashir I|Artaserse]], il sovrano [[persiani|persiano]], aveva conquistato il regno dei [[Parti]] ed occupato tutta la sua parte orientale, uccidendo il loro re [[Artabano VIV]], ed ora era chiamato il "Grande Re" e portava il doppio diadema. Artaserse poi, sottomesso tutti i barbari suoi confinanti, li costrinse a pagare un tributo. Egli non rimase inattivo, restando dalla sua parte del fiume [[Tigri]]: infatti decise di passare oltre le rive del fiume e attraversare le [[limes orientale|frontiere dell'Impero romano]], invadendo la Mesopotamia e costituendo una minaccia per la Siria.|[[Erodiano]], ''Storia dell'impero dopo Marco Aurelio '', VI, 2.1.}}
:Vi è da aggiungere che presso [[Hatra]] furono lasciati alcuni distaccamenti dell'[[esercito romano]] (della [[legio I Parthica]] e della [[Lista delle truppe ausiliarie dell'esercito romano|''Cohors IX Maurorum [Gordiana]'']]).<ref>A.Maricq, ''Les dernières années d'Hatra: l'alliance romaine'', in ''Syria'' 34 (1957), p.288; {{AE|1958|238}} databile al 5 giugno del [[235]]; {{AE|1958|239}}; {{AE|1958|240}}.</ref><ref name="Millar129">F.Millar, ''The Roman near East (31 BC - AD 337)'', Cambridge Massachusetts & London 1993, p.129.</ref>