Libro di Ester: differenze tra le versioni
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Benché al giorno d'oggi questa teoria non goda di grande favore tra gli studiosi di storia delle religioni, è molto nota; viene approfondita nel lavoro di [[Theodore Gaster]].
In seguito queste argomentazioni sono state contestate:▼
▲In seguito queste argomentazioni sono state contestate:
* Ishtar era ben nota agli Ebrei che ufficialmente si opponevano al suo culto. Il suo nome nelle scritture ebraiche è [[Astaroth|Ashtoreth]], che foneticamente non ha rapporti con Ester a dispetto della somiglianza superficiale (dalla radice consonantica אשתר e non עסתר). Benché la vocalizzazione del nome ebraico sia ritenuta un errore di pronuncia intenzionale per richiamare le vocali della parola ''bosheth'', che significa "''cosa ignobile''", le consonanti riflettono con cura il nome originale della dea. Ester è più frequentemente ricondotto alla parola persiana che significa "stella" o a quella Media che significa "mirto".
* Il termine accadico ''hadashatu'' non era un attributo tipico di Ishtar; si presenta in tal modo solo in un'occasione, in una descrizione di Ishtar come "nuova sposa", e il suo significato è "nuova" e non "sposa". È una parola affine all'ebraico ''hadash'' (con una acca gutturale), e non è correlato dal punto di vista della fonetica con ''Adassa'' (la cui radice consonantica è חדש e non הדס). Inoltre l'usanza di preparare gli hamantaschen è nata tra gli Ebrei dell'Europa orientale in tempi relativamente recenti.
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