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[[File:Argini del Centa sotto il ponte di ferro.jpg|thumb|Argini del Centa]]
Il fiume Centa è stato il creatore della
La piana di Albenga è di tipo detritico ma questo da origine alla fertilità della piana stessa e della sua abbondante ricchezza idrica, solcata dal più grande corso d'acqua della
Il corso del fiume seguiva un tempo la stessa linea dell'Arroscia, sfociando nel mare verso [[Ceriale]], fino alla deviazione del corso forse per volontà della [[Repubblica di Genova]] ([[XII secolo]]), che lo portò a scorrere vicino alla ''cinta'' muraria della città (causando la crescita del capo Lena e l'interramento del porto di Vadino), da cui il nome ''"Centa"'', dato all'ex tratto finale del torrente una volta divenuto fiume. L'antico letto del fiume divenne quasi completamente asciutto dal [[XVI secolo]].<ref>[http://www.comune.albenga.sv.it/servizi/Menu/dinamica.aspx?idSezione=152&idArea=153&idCat=2738&ID=2749 Comune di Albenga: il Centa e il Pontelungo]</ref>
Dopo la tremenda alluvione del 1564, i Magistrati della città cercarono più volte di fabbricare degli argini per contenere la piena, ma non riuscendovi direttamente per il grande lavoro da fare, chiesero più volte aiuto al Senato di Genova, poi alla [[Repubblica Ligure]] e anche all'Impero Francese di Napoleone, ma senza successo, anche se sporadicamente qualche intervento venne fatto. Si ricordano i disegni e progetti realizzati dal Molasana nel 1587, dall'architetto Francesco Da Nove, da Gio Battista Pallavicini che fu un commissario delegato dal Senato genovese nel 1647; come il colonnello della Repubblica di Genova [[Matteo Vinzoni]] nel 1751, dal tenente del Genio Ligure Barabino nel 1802, dal colonnello francese Auzilion, e dallo stesso prefetto del [[Dipartimento di Montenotte]] Chabrol nel 1812 (alcuni di questi disegni e progetti sono conservati all'interno del Municipio della Città di Albenga).
===Alluvioni storiche===
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