Giovanni Spadolini: differenze tra le versioni

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=== Attività politica ===
==== Primi incarichi ====
[[File:Sandro Pertini e Giovanni Spadolini.jpg|miniatura|destra|Giovanni Spadolini (sulla destra) con [[Sandro Pertini]]. A sinistra [[Emilio Colombo]].]]
Eletto senatore come indipendente nel PRI alle [[Elezioni politiche italiane del 1972|elezioni politiche]] del [[1972]], nel [[1974]] fu uno dei principali promotori della nascita del [[Ministero per i beni culturali e ambientali]], divenendo il primo dei nuovi [[Ministri per i beni culturali e ambientali della Repubblica Italiana|ministri]] dotato di portafoglio (le competenze del nuovo ministero spettavano precedentemente al [[Ministero della pubblica istruzione]] e al [[Ministero dell'Interno]] o ad un Ministro senza portafoglio) nel [[Governo Moro IV|governo]] "bicolore" Dc-Pri presieduto da [[Aldo Moro]] (il cosiddetto governo "Moro-La Malfa").
Con pochi fondi a disposizione (inizialmente provenienti unicamente dai tagli al [[Ministero della pubblica istruzione]]) il nuovo ministero, programmaticamente definito "per" i beni culturali a rimarcare la volontà di creare un organo prevalentemente tecnico come desiderava Spadolini, raccolse, in buona parte, le competenze e le funzioni in materia che erano prima del [[Ministero della pubblica istruzione]], quali le antichità e le belle arti, le [[accademia|accademie]] e le [[Biblioteca|biblioteche]]. A queste competenze e funzioni se ne aggiunsero alcune del [[Ministero dell'interno]], come gli [[archivi di Stato]] e della [[presidenza del Consiglio dei ministri]], come la [[discoteca di Stato]], l'[[editoria]] libraria e diffusione della cultura.
 
[[File:Sandro Pertini32.jpg|miniatura|Palermo 1982: il presidente della Repubblica Sandro Pertini e il presidente del Consiglio Giovanni Spadolini ai funerali del generale [[Carlo Alberto Dalla Chiesa|Dalla Chiesa]].]]
 
In questa particolare veste promosse nuove norme contro il traffico illegale di beni culturali (legge n. 873 del 30 ottobre [[1975]] per la ratifica e l'adozione della Convenzione internazionale precedentemente firmata a Parigi il 14 novembre 1970), una nuova legge a favore della [[Biblioteca Nazionale Centrale di Roma]] (legge n. 190 del 27 maggio 1975) e nuove norme contro il furto ed il danneggiamento delle opere d'arte (legge n. 176 del 27 maggio 1975).
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==== Presidente del Consiglio ====
{{Vedi anche|Governo Spadolini I|Governo Spadolini II}}
[[File:Sandro Pertini e Giovanni Spadolini.jpg|miniatura|destrasinistra|Giovanni Spadolini (sulla destra) con [[Sandro Pertini]]. A sinistra [[Emilio Colombo]].]]
[[File:G-7 Economic Summit Leaders at the Chateau Montebello.jpg|miniatura|destra|Summit economico del G7 al Château Montebello, [[Ottawa]]: da sinistra [[Gaston Thorn]], [[Zenkō Suzuki]], [[Helmut Schmidt]], [[Ronald Reagan]], [[Pierre Trudeau]], [[François Mitterrand]], [[Margaret Thatcher]] e Giovanni Spadolini]]
 
Nel [[1981]] fu nominato [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|presidente del Consiglio dei ministri]], il primo non democristiano nella storia dell'Italia repubblicana, e incaricato di formare un nuovo esecutivo dal [[Presidente della Repubblica Italiana|presidente della Repubblica]] [[Sandro Pertini|Pertini]].
 
[[File:Sandro Pertini32.jpg|miniatura|Palermo 1982: il presidente della Repubblica Sandro Pertini e il presidente del Consiglio Giovanni Spadolini ai funerali del generale [[Carlo Alberto Dalla Chiesa|Dalla Chiesa]].]]
[[File:G-7 Economic Summit Leaders at the Chateau Montebello.jpg|miniatura|destra|Summit economico del G7 al Château Montebello, [[Ottawa]]: da sinistra [[Gaston Thorn]], [[Zenkō Suzuki]], [[Helmut Schmidt]], [[Ronald Reagan]], [[Pierre Trudeau]], [[François Mitterrand]], [[Margaret Thatcher]] e Giovanni Spadolini]]
Uno dei provvedimenti più famosi di questo governo fu il varo, a seguito dello scandalo della [[loggia massonica]] deviata [[P2]] e della costituzione della [[Commissione P2|Commissione parlamentare P2]], della cosiddetta "legge Spadolini-Anselmi" (legge n. 17 del 25 gennaio 1982<ref>{{Cita web|url=http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1993/11/19/Politica/MASSONERIA-SPADOLINI-SU-LEGGE-P2_143200.php|titolo=MASSONERIA: SPADOLINI SU LEGGE P2|sito=www1.adnkronos.com|accesso=2 gennaio 2017}}</ref>) sulla soppressione delle società segrete.