Personalità: differenze tra le versioni

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{{vedi anche|Big Five (psicologia)}}
McCrae<ref>McCrae R. (1991), ''The Five-Factor Model and its applications in clinical settings''. Journal of Personality Assessment, Vol. 57(3), 399-414.</ref> e Costa<ref>Costa P.T. (1991), ''A clinical use of Five-Facot Model: An introduction''. Journal of Personality Assessment, Vol. 57(3), 393-398.</ref> identificano 5 tratti di personalità sulla base della tradizione fattoriale nello studio della personalità e dell'ipotesi della sedimentazione linguistica di Cattell che, sulla base dei pionieristici studi di [[Gordon Allport|Allport]], identificava nella lingua parlata un serbatoio di descrittori della personalità:
* L'''[[estroversione]]'', intesa come grado di attivazione, fiducia ed entusiasmo nelle condotte che si adottano e nella loro scelta.
* La ''gradevolezza'', intesa come quantità e qualità delle relazioni interpersonali positive che la persona intraprende, orientate al prendersi cura ed accogliere l'altro.
* La ''coscienziosità'', intesa come precisione, affidabilità, accuratezza metodologica che l'individuo è orientato ad offrire attraverso la sua condotta, nonché la volontà di avere successo e la sua perseveranza.
* Il ''[[nevroticismo]]'', intesa come grado di resistenza a stress di tipo emotivo ([[Resilienza (psicologia)|resilienza]]), quali ad esempio l'[[ansia|ansietà]], l'instabilità, l'[[irritabilità]].
* L'''apertura all'esperienza'', intesa come disposizione a ricercare stimoli culturali e di pensiero esterni al proprio contesto ordinario, nonché la ricerca di un contatto con un orientamento valoriale diverso da quello di riferimento.