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La sua prima registrazione professionale fu con il compositore greco [[Mikis Theodorakis]] nel suo ''Canto General''.
Trasferitosi a New York nel 1989, Martignon si unì alla Salsa band e Jazz ensemble di [[Ray Barretto]], New World Spirit, dal 1990 al 1998, contribuendo a composizioni e arrangiamenti, lavori con la tastiera, per 5 album, compreso quello candidato ai Grammy ''My Summertime'' (1995). ([[John Storm Roberts]], Latin Jazz, {{ISBN|0-02864681-9}}, pag. 222, 230).<ref>{{Cita web|url=https://books.google.it/books?id=Rd82AAAAQBAJ&pg=RA1-PT384&dq=%22hector+martignon%22&hl=en&sa=X&redir_esc=y#v=onepage&q=%22hector+martignon%22&f=false|titolo=The Jazz Book: From Ragtime to the 21st Century|autore1=Joachim-Ernst Berendt|autore2=Günther Huesmann|data=1 agosto 2009|quotation=Musicisti caraibici e dell'America centrale e meridionale hanno dato anche un contributo innovativo al Jazz latino negli anni '90, tra questi Danilo Perez da Panama, Hector MARTIGNON dalla Colombia, Michel Camilo dalla Repubblica Dominicana, Eddie Palmieri portoricano newyorkese e Hernan Lugano dall'Argentina|publisher=[[Chicago Review Press]]|via=Google Books}}</ref>
<!--<ref>“Musicisti caraibici e dell'America centrale e meridionale hanno dato anche un contributo innovativo al Jazz latino negli anni '90, tra questi Danilo Perez da Panama, Hector MARTIGNON dalla Colombia, Michel Camilo dalla Repubblica Dominicana, Eddie Palmieri portoricano newyorkese e Hernan Lugano dall'Argentina” [https://books.google.it/books?id=Rd82AAAAQBAJ&pg=RA1-PT384&dq=%22hector+martignon%22&hl=en&sa=X&redir_esc=y#v=onepage&q=%22hector%20martignon%22&f=false]</ref>-->
Martignon ha anche partecipato a tournée con [[Mongo Santamaría]], [[Gato Barbieri]], [[Steve Turre]], [[Paquito D’Rivera]], [[Don Byron]] ed è stato invitato ad esibirsi assieme a [[Max Roach]]<ref>[https://www.nytimes.com/1997/12/19/movies/music-review-a-gospel-choir-a-jazz-band-and-neon.html New York Times - MUSIC REVIEW; A Gospel Choir, a Jazz Band and Neon]</ref> in ''Project America'' con [[Tito Puente]].
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<ref>{{Cite web|url=https://books.google.it/books?id=Q95bAAAAMAAJ&dq=%22hector+martignon%22&q=%22as+leader+from+hector+martignon%22&redir_esc=y|title=Latin Jazz: The First of the Fusions, 1880s to Today|first=John Storm|last=Roberts|date=March 21, 1999|publisher=Schirmer Books|via=Google Books}}</ref>
e ''Second Chance'' (2010) sono stati entrambi nominati per un Grammy Award.
<!--<ref>[https://en.wikipedia.org/wiki/53rd_Annual_Grammy_Awards#Latin 53rd Annual Grammy Awards]</ref>-->
''The Big Band Theory'', un album in formato big band-plus-strings con tutti gli arrangiamenti e sei composizioni scritte da Martignon, è stato selezionato come uno dei 'migliori album del 2016' da parte di [[Downbeat Magazine]].
<ref>{{Cita web|url=http://www.downbeat.com/digitaledition/2017/DB1701/single_page_view/52.html|titolo=DownBeat &#124; Digital Edition &#124; January2017|website=Downbeat.com}}</ref>