Silvano Zorzi: differenze tra le versioni

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Nel [[1961]] fondò la Società IN.CO. (Ingegneri Consulenti) con uffici a Milano, Venezia e Roma, specializzata in progettazione e direzione lavori per opere civili e industriali. La sua attività professionale è incentrata sulla progettazione di ponti e viadotti, canali e gallerie, opere marittime (moli, pontili e bacini), strutture industriali e sportive. Nel 1982 è nominato membro dell'Accademia di Scienze, Lettere e Arti di Udine. Negli anni Sessanta è tra i primi in Italia ad affrontare nella progettazione di ponti e viadotti il sistema della costruzioni a sbalzo; nei manufatti industriali, marittimi e impantistici ricerca soluzioni tipologiche attraverso il disegno di componenti costruttivi prodotti industrialmente. Tutta la sua produzione muove dalla consapevolezza che i manufatti dell'ingegneria siano architetture permanenti del paesaggio e quindi ne ricerca la leggerezza strutturale, costruttiva e figurativa. Ha collaborato con architetti del calibro di Luigi Figini, Gino Pollini e Vittorio Gregotti.
 
Tra le realizzazioni su suoi progetti si segnalano i [[ponte|ponti]] sull'[[Autostrada A1 (Italia)|autostrada del sole]] sul [[Po]], presso [[Mortizza]] ([[1957]]-[[1958]]) e quelli sull'[[Arno]] a [[Incisa in Val d'Arno|Incisa]] e a [[Viadotto Romita|a Levane]] ([[1962]]-[[1964]]), progettati insieme a [[Giorgio Macchi]]; il [[Cavalcavia Monte Ceneri-Serra|sovrappasso di viale Certosa]] a [[Milano]] (1957-58), il viadotto sul torrente Nervi per l'autostrada Genova-Sestri Levante (1963-65), il ponte sul fiume Tagliamento a Pinzano (1968-69), l'ampliamento dello Stadio Bentegodi di Verona (1985-89), il Viadotto Gravagna per l'autostrada Parma-La Spezia (1990-93). In particolare è degno di nota il ponte in acciaio sulla fiumara [[Viadotto Sfalassà|Sfalassà]], che è uno dei più grandi ponti del mondo della sua tipologia.
 
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