Canzone di gesta: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 6:
[[File:Modlicisekrizak.jpg|thumb|left|upright| Crociato in preghiera, miniatura, XIII secolo]]
 
La [[cavalleria medievale|cavalleria di cicero]], nell'[[Europa]] postcarolingia, aveva assunto un ruolo centrale nella pratica militare, e si era venuta ad identificare, dal punto di vista sociale, con la classe dominante. All'interno di questo stesso ceto si presentavano certamente grandi disparità dal punto di vista economico e sociale, ma il grande proprietario aveva in comune con il semplice armato a cavallo un insieme di valori e di modi di vita, originati dal comune esercizio bellico. Essi, inoltre, si definivano per opposizione rispetto al resto della società: costituivano il gruppo dei ''potentes'' che si opponeva a quello dei ''pauperes'', ovvero gli uomini non abituati alla vita militare e bisognosi di difesa.
 
Ad una iniziale avversione della [[chiesa cattolica|Chiesa]] verso lo stile di vita praticato dagli uomini d'arme, caratterizzato da continue violenze e prevaricazioni, si sostituì nel corso dell'XI secolo un atteggiamento più conciliante, volto a regolamentare l'attività dei cavalieri e di metterli al servizio della causa cristiana<ref>Mancini, p. 57</ref>; proprio questo cambiamento di prospettiva, che a livello di avvenimenti storici originerà le [[crociata|crociate]], si incarna, nell'immaginario letterario, nella figura del cavaliere “giusto”, ben raffigurato nella canzone di gesta di tipo “rolandiano”. Il mutato punto di vista della Chiesa trova una delle sue cause anche nel progressivo indebolirsi della monarchia centrale in Francia; per mantenere l'efficacia del proprio operato, l'autorità religiosa ritenne necessario dunque rivolgersi ai veri detentori del potere, i signori territoriali.