{{WIP open|Gierre|scrivendo e correggendo le sezioni sulla politica di |19 ottobre 2007}}
== Pensiero politico ==
Per comprendere appieno il pensiero politico di Mazzini bisogna rifarsi al pensiero religioso che ispiravaispira il periodo della restaurazioneRestaurazione seguito alla caduta dell'impero napoleonico. Nasceva una nuova concezione della storia che smentiva quella degli illuministi basata sulla capacità degli uomini di costruire e guidare la storia con la ragione. Le vicende della Rivoluzione francese e il periodo napoleonico avevano dimostrato che gli uomini si propongono di perseguire alti e nobili fini che s'infrangono dinanzi alla realtà storica. Il secolo dei lumi era tramontato nelle stragi del Terrore e il sogno di libertà nella tirannide napoleonica che mirando alla realizzazione di un Europa al di sopra delle singole nazioni aveva determinato invece la ribellione dei singoli popoli in nome del loro sentimento di nazionalità. Dunque la storia non è guidata dagli uomini ma è Dio che agisce nella storia. Esiste dunque una Provvidenza che s'incarica di perseguire fini al di là di quelli che gli uomini ingenuamente si propongono di conseguire con la loro ragione. Ma come agisce questa volontà divina? Da questa nuova concezione romantica della storia si promanano due visioni: una prospettiva reazionaria vede nell'intervento di Dio nella storia una sorta di avvento di un'apocalisse che metta fine alla sciagurata storia degli uomini. Napoleone è stato con le sue continue guerre l'artefice di questa apocalisse. Dio allora segnerà la fine della storia malvagia e falsamente progressiva ed allora non rimane che volgersi al passato per preservare e conservare quanto di buono era stato realizzato. E' questa concezione politica-religiosa che troviamo nel pensiero mistico teocratico di Joseph De Maistre che arriva ad auspicare ad un ritorno dell'alleanza tra il trono e l'altare nell'opera Du pape del 1819 o in Chateaubriand che nel Genie du christianisme fonda la compenetrazione tra fede, religione e politica riproponendo il modello delle comunità medioevali protette dalla religione tradizionale contro le insidie del liberalismo e del razionalismo.
Un'altra prospettiva che nasce dalla stesso concezione della storia opera della Provvidenza è quella che potremo definire liberale che vede nell'azione divina una volontà diretta, nonostante tutto al bene degli uomini escludendo che nei tempi nuovi ci sia una sorta di vendetta di Dio che voglia far espiare agli uomini la loro presunzione di creatori di storia. E' questa una visione dinamica che ritroviamo in Saint Simon con la concezione di un nuovo cristianesimo per una nuova società o in Lamennais che vede nel cattolicesimo una forza rigeneratrice della vita sociale. Una prospettiva progressista quindi che ritroviamo in Italia nell'opera letteraria di Alessandro Manzoni e nel pensiero politico di Gioberti con il progetto neoguelfo.