Vincenzo Consolo: differenze tra le versioni
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I suoi riferimenti umani e letterari, in quella stagione, sono lo scrittore [[Leonardo Sciascia]] e il poeta [[Lucio Piccolo]]. Da Sciascia coglierà un certo atteggiamento da "scrittore impegnato", riscontrabile più che altro nelle interviste o nelle conferenze pubbliche. Nel [[1968]], avendo vinto un concorso alla [[RAI]], si trasferisce a [[Milano]], dove ha vissuto e lavorato fino alla sua morte, svolgendo un'intensa attività giornalistica, con lunghi soggiorni nel paese d'origine. Nel [[1975]] segue come inviato a [[Trapani]] del quotidiano ''[[L'Ora]]'' (con cui collabora dal [[1964]]) il processo al "[[mostro di Marsala]]".<ref>Vincenzo Consolo, ''Esercizi di cronaca'', Palermo, Sellerio, 2013</ref>
La vera rivelazione arriva nel [[1976]], con ''[[Il sorriso dell'ignoto marinaio
Un anno dopo, nel [[1977]], Consolo diviene consulente editoriale della [[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]] per la narrativa italiana, insieme, tra gli altri, a [[Italo Calvino]] e [[Natalia Ginzburg]].
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* Giuliana Adamo (a cura di), ''La parola scritta e pronunciata: nuovi saggi sulla narrativa di Vincenzo Consolo'', prefazione di Giulio Ferroni, Lecce: Manni, 2006
* Vincenzo Pascale, ''Lo sguardo e la storia: il sorriso dell'ignoto marinaio di Vincenzo Consolo'', Roma: Vecchiarelli, 2006
* Domenico Calcaterra, ''Vincenzo Consolo
* ''L'isola in me: in viaggio con Vincenzo Consolo'', film documentario di Ludovica Tortora de Falco, Roma: Arapán, 2008 (DVD, durata 75')
* Salvo Puglisi, ''Soli andavamo per la rovina: saggio sulla scrittura di Vincenzo Consolo'', Acireale-Roma: Bonanno, 2008
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