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'''Codlea''' (in [[lingua ungherese|ungherese]] ''Feketehalom'', in [[lingua tedesca|tedesco]] ''Zeiden'') è un municipio della [[Romania]] di 24.550 abitanti, ubicato nel [[distretto di Brașov]], nella regione storica della [[Transilvania]].
== Storia ==
[[File:Magura Codlei 3D - version 2.gif|upright=1.4|left|thumb|Măgura Codlei]]▼
Codlea sorge ai piedi del monte Magura Codlei (1294 m) sulle cui pendici i Cavalieri Teutonici costruirono agli inizi del XIII secolo
la così detta ''Fortezza Nera'' (Schwarzburg) a difesa della strada sassone che collegava Ţara Bârsei alla provincia di Sibiu . Dopo la cacciata dei cavalieri, la fortezza passò sotto la protezione del re ungherese Béla IV d'Ungheria, fino a quando non
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L'attuale abitato di Codlea parrebbe fondato fra il XII e il [[XIII secolo]] da coloni sassoni che si sentivano protetti dalla fortezza.
Le prime citazioni storiche risalgono al 1335 e al 1377, quando la località viene citata per la prima volta come ''Cidinis''.
Nella storia della città si registrano ancora attacchi dei turchi nel 1530 e 1658, due tremendi incendi nel 1628 e il 1685, la peste nel 1660, ed ancora saccheggi da parte delle truppe imperiali asburgiche nel 1690 e durante la rivolta dei villici ([[1703]]-[[1711]]) da tutti e due gli schieramenti.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
Il principale monumento della città è la chiesa evangelica luterana, edificio originariamente romanico ([[XIII secolo]], rimaneggiata in stile gotico nel [[XV secolo]]. Nello stesso periodo, a seguito delle scorribande turche del [[1421]] e del [[1432]], fu costruita una doppia cinta di mura alte dagli 8 ai 10 metri a formare un recinto di forma ovale con torri e fossato. Lungo le mura furono addossati magazzini e ricoveri per la popolazione che vi trovava riparo durante gli attacchi. Questi edifici conservati in parte a portico, furono demoliti ad est quando fu rinforzata e sopralzata fino a 65 m la torre di accesso per adattarla a campanile ed in parte a sud nel 1830 quando fu edificato il palazzo del comune; pochi anni dopo fu chiuso anche il fossato per realizzare la nuova scuola.Il castello fu occupato solo una volta, nel [[1612]] [[Gabriel Bathory]] indusse la comunità a consegnarlo con l'inganno ma, quattro giorni dopo, gli abitanti riuscirono a riprenderlo. Le due torri (dei falegnami e dei tessitori) e la cinta muraria ancora esistenti sono state restaurate completamente fra il [[1979]] e il [[1982]] grazie al contributo dei 26 quartieri della città. ▼
La chiesa, dedicata prima della Riforma ai santi Michele e Giorgio, è una delle poche chiese della Transilvania a sala romanica. La sua parte più antica è la facciata ovest, in pietra calcarea grezza, con un alto timpano a sesto acuto, con tre feritoie. L'atrio nasconde il bellissimo e semplice portale occidentale, con colonne e capitelli. Sul lato sud si apre l'antico ingresso riservato ai sacerdoti, come in molte antiche chiese romaniche di rito cattolico, e ampie finestre a bifora che illuminano l'interno. Il coro con colta a rete ed illuminato da tre trifore, fu aggiunto all'inizio del [[XVI secolo]]. L'ampio interno a sala ha un pregevole soffitto a cassettoni lavorato e dipinto; il lato nord è occupato da una tribuna di legno a due piani riservata ai giovani uomini mentre il lato ad ovest è chiuso dalla tribuna dell'organo del [[1709]]. Ad est si trovano il pulpito,
▲Il principale monumento della città è la chiesa evangelica luterana, edificio originariamente romanico ([[XIII secolo]], rimaneggiata in stile gotico nel [[XV secolo]]. Nello stesso periodo, a seguito delle scorribande turche del 1421 e del 1432, fu costruita una doppia cinta di mura alte dagli 8 ai 10 metri a formare un recinto di forma ovale con torri e fossato. Lungo le mura furono addossati magazzini e ricoveri per la popolazione che vi trovava riparo durante gli attacchi. Questi edifici conservati in parte a portico, furono demoliti ad est quando fu rinforzata e sopralzata fino a 65 m la torre di accesso per adattarla a campanile ed in parte a sud nel 1830 quando fu edificato il palazzo del comune; pochi anni dopo fu chiuso anche il fossato per realizzare la nuova scuola. Le due torri (dei falegnami e dei tessitori e la cinta muraria ancora esistenti sono state restaurate completamente fra il 1979 e il 1982 grazie al contributo dei 26 quartieri della città.
Nel vecchio palazzo del Comune è stato aperto nel 2016 il '''Museo della storia e Tradizioni di Coldea'''.
▲La chiesa, dedicata prima della Riforma ai santi Michele e Giorgio, è una delle poche chiese della Transilvania a sala romanica. La sua parte più antica è la facciata ovest, in pietra calcarea grezza, con un alto timpano a sesto acuto, con tre feritoie. L'atrio nasconde il bellissimo e semplice portale occidentale, con colonne e capitelli. Sul lato sud si apre l'antico ingresso riservato ai sacerdoti, come in molte antiche chiese romaniche di rito cattolico, e ampie finestre a bifora che illuminano l'interno. Il coro con colta a rete ed illuminato da tre trifore, fu aggiunto all'inizio del XVI. L'ampio interno a sala ha un pregevole soffitto a cassettoni lavorato e dipinto; il lato nord è occupato da una tribuna di legno a due piani riservata ai giovani uomini mentre il lato ad ovest è chiuso dalla tribuna dell'organo del [[1709]]. Ad est si trovano il pulpito, costruito nel 1841, il fonte battesimale neogotico del [[1904]] e l'altare neogotico, donato dall'Associazione delle donne, abbellito da tra statue policrome raffiguranti Gesù con una mano sul cuore ed ai lati San Pietro e San Martino.
La '''Chiesa ortodossa''' e il cimitero rumeno furono costruiti nel 1783.
▲[[File:Magura Codlei 3D - version 2.gif|upright=1.4|left|thumb|Măgura Codlei]]
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