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[In una recente pubblicazione a cura del Laboratorio di Studi Rurali Sismondi (2012) per filiera corta si intende “quel modello di produzione e di consumo basato sulla relazione tra territorialità, prossimità dei prodotti e del consumo, pratiche di socializzazione, salvaguardia del lavoro e giusta remunerazione per chi è impegnato nel settore agroalimentare, rapporto fiduciario tra produttore e consumatore” (p. 8). In questa definizione rientrano molte delle numerose forme di filiera corta che si sono sviluppate negli ultimi anni in Italia.] (FONTE 3)<ref>{{Cita|FONTE 3}}.</ref>
== La filiera corta: un'opportunità per agricoltori e consumatori (l'importanza strategica della filiera corta) ==
===Il fattore prezzo===
[Un contenimento dei costi di produzione e l’assenza di intermediazione hanno un impatto determinante sul fattore prezzo, tanto che i prodotti veicolati tramite canale diretto sono generalmente più convenienti per i consumatori rispetto a quelli proposti dai canali tradizionali. Contemporaneamente, a questo risparmio dei consumatori corrisponde una possibilità per il produttore di ottenere una remunerazione ritenuta più adeguata dei fattori produttivi impiegati e di riappropriarsi di una parte del valore che usualmente si disperde nei vari passaggi lungo la filiera. Inoltre, si riesce a garantire una trasparenza sulla formazione del prezzo che il consumatore può valutare, cosa che diventa complicata nel caso di filiere con numerosi intermediari. L’indagine di giugno 2007 dell’Antitrust sulla filiera ortofrutticola finalizzata all’esame della corretta trasmissione dei prezzi evidenzia che il ricarico medio sul prezzo finale in 267 filiere osservate è del 200%, come media tra un ricarico del 77% nel caso di acquisto diretto e del 300% nel caso di presenza di 3-4 intermediari. Secondo una stima della Cia, acquistando direttamente dal produttore il risparmio va dal 30 al 35 per cento. Il risparmio è senza dubbio l’anello di congiunzione tra il vantaggio del produttore e quello del consumatore.] FONTE 2
===Fattori determinanti per l'imprenditore che influiscono sulla scelta di utilizzazione del canale corto===
[Vantaggi dal lato dell’agricoltore dell’utilizzo del canale corto: maggiori ricavi, stabilità della domanda, possibilità di incidere direttamente sul prezzo (Bigi 2005).
* garantisce l’opportunità di trovare uno sbocco commerciale a prodotti da parte di imprese situate in aree marginali o di piccolissimi produttori
I caratteri di stagionalità e territorialità che distinguono la vendita diretta consentono risparmi in termini di costi di produzione:
* La possibilità di rispettare il ciclo naturale delle stagioni, permette di limitare l’uso dell’energia necessaria.
* con la vendita su scala locale si evita il trasporto su lunghe distanze, risparmiando quindi in costi di conservazione, imballaggio e carburante.]FONTE 2
== Il Prezzo "giusto" nella filiera corta ==
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