Isaac Newton: differenze tra le versioni
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|GiornoMeseNascita = 25 dicembre
|AnnoNascita = 1642
|NoteNascita = <ref name="nascita">Data secondo il [[calendario giuliano]] a
|LuogoMorte = Londra
|GiornoMeseMorte = 20 marzo
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Contribuì alla [[rivoluzione scientifica]] e al progresso della [[teoria eliocentrica]]: a lui si deve la sistematizzazione matematica delle [[leggi di Keplero]] sul movimento dei pianeti; oltre a dedurle matematicamente dalla soluzione del [[problema della dinamica]] applicata alla [[forza di gravità]] ([[problema dei due corpi]]) ovvero dalle omonime ''equazioni di Newton'', egli generalizzò queste leggi intuendo che le [[Orbita|orbite]] (come quelle delle [[cometa|comete]]) potevano essere non solo [[ellisse|ellittiche]], ma anche [[iperbole (geometria)|iperboliche]] e [[parabola (geometria)|paraboliche]], dimostrando anche che le medesime leggi della natura governano il movimento della [[Terra]] e degli altri corpi celesti.
Fu il primo a dimostrare che la [[luce]] [[bianco|bianca]] è composta dalla somma (in frequenza) di tutti gli altri [[colore|colori]], avanzando l'ipotesi che la luce fosse composta da [[Fisica delle particelle|particelle]], dando così vita alla [[teoria corpuscolare della luce]], in contrapposizione alla [[teoria ondulatoria della luce]] patrocinata dall'astronomo olandese [[Christiaan Huygens]] e dall'inglese [[Thomas Young]] e corroborata alla fine dell'Ottocento dai lavori di [[James Clerk Maxwell|Maxwell]] e [[Heinrich Rudolf Hertz|Hertz]]; la tesi di Newton trovò invece conferme, circa due secoli dopo, con l'introduzione del [[Costante di Planck|quanto d'azione]] da parte di [[Max Planck]] (1900)<ref>Max Planck, "Zur Theorie des Gesetzes des Energieverteilung in Normalspektrum" (Per la teoria della legge di distribuzione dell'energia nello spettro normale),''Verhandlungen der Deutschen Physikalischen Gesellschaft'', 2, 1900, pp. 237-245.</ref> e con l'articolo di [[Albert Einstein]] (1905)<ref>Albert Einstein, "Über einen die Erzeugung und Verwandlung des Lichtes betreffenden heuristischen Gesichtspunkt" (Su un punto di vista euristico riguardo alla produzione e alla trasformazione della luce), ''Annalen der Physik'', vol. 332, 1905, pp. 132-148.</ref> sull'interpretazione dell'[[effetto fotoelettrico]] a partire dal [[quanto]] di [[radiazione elettromagnetica]], poi denominato [[fotone]]; queste due interpretazioni coesisteranno nell'ambito della [[meccanica quantistica]], come previsto dal [[dualismo onda-particella]].
== Biografia ==
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