|Nazionalità = italiano
}}
Dal [[1993]] al [[2001]] fu [[sindaco]] di [[Reggio Calabria]], colui che diededando inizio alla cosiddetta "Primavera di Reggio"<ref name=Gaspari275>{{Cita|Gaspari|pag. 275}}.</ref><ref>{{cita libro|curatore= Pietro Fantozzi, Antonio La Spina| titolo= Distanti e Disuguali Nelle Città Del Sud| anno= | editore= [[FrancoAngeli]]|isbn=978-88-568-2693-7|pp=90 e ss|url=http://books.google.it/books?id=KxQ53VG7tSIC&pg=PA90}}</ref><ref>{{cita libro|nome= Marcello| cognome=Villari| titolo= Il riscatto: Girolamo Tripodi, bracciante e sindacalista, parlamentare e sindaco| anno= 2007| editore= [[Rubbettino]]|pagine=p.182|isbn=978-88-498-1745-4}}</ref>.
Unico sindaco reggino cheed ebbeessere treeletto per più di due mandati, è ritenuto uno degli uomini chiave della storia della città. Le sue doti di comunicatore spinsero la città di Reggio a superare il periodo cosiddetto di "depressione", originatosi dopo i [[fatti di Reggio]] del [[1970]].
== Biografia ==
Nato a [[Reggio Calabria|Reggio]] nel 1943, frequenta la facoltà di [[Lettere e filosofia]] dell'[[Università di Messina]], dopo aver compiuto gli studi secondari superiori presso il [[Liceo classico Tommaso Campanella]]. Qui si laurea in Lettere con una tesi in [[storia contemporanea]] dal titolo ''Il Corriere di Calabria e l'opinione pubblica reggina nella Grande Guerra'', con [[relatore]] [[Alberto Monticone]]. In gioventù ha giocato a calcio nei primi anni sessanta con i colori neroverdi della {{Calcio Villese|N}}. Falcomatà è stato docente:
* di italiano e storia all'istituto tecnico industriale Panella;
* di storia contemporanea presso la facoltà di Scienze politiche dell'[[Università di Messina]] nell'[[anno accademico]] 1992-1993;
* di storia dell'Italia contemporanea all'[[Università per Stranieri "Dante Alighieri" di Reggio Calabria]].
Il suo essereoccuparsi storicodi storia lo ha indirizzato verso la ricerca sul ruolo della [[borghesia]] nel periodo della grande depressione del [[Mezzogiorno (Italia)|Mezzogiorno]], analizzandone i programmi. Ciò lo porta a pubblicare diverse opere, una delle quali gli vale il ''Premio Sila'' 1978: ''Giuseppe De Nava, un conservatore riformista meridionale''.
All'inizio del nuovo decennio Falcomatà decide di entrare in politica, militando nella [[Federazione Giovanile Comunista Italiana]] e divenendo dunque uno tra glidegli intellettuali delaffiliati al [[Partito Comunista Italiano]]. Nel 1980 viene eletto alper la prima volta nel consiglio comunale di Reggio; in tale occasione ha modo di dimostrare il suo interesse verso le difficoltà delle periferie<ref name=Gaspari274>{{Cita|Gaspari|pag. 274}}.</ref>.
Alle [[Elezioni politiche italiane del 1983]] è candidato del [[Partito Comunista Italiano]] in Calabria alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]] ma non viene eletto.
Alle [[Elezioni politiche italiane del 1992]] è candidato del [[Partito Democratico della Sinistra|PDS]] in Calabria alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]] ma non viene eletto.
Il 28 novembre 1993 il primo consiglio comunale deldi Reggio tenuto dopo lo scandalo di [[Tangentopoli]] lo elegge sindaco della sua città. Questa fu l'occasione in cui Falcomatà dimostrò notevoli doti di mediatore, evitando lo scioglimento del consiglio comunale dopo la crisi di maggioranza scaturita dalle dimissioni di [[Giuseppe Reale]]<ref name=Gaspari274/>.
La riconferma della sua carica dia primo cittadino di Reggio giunge direttamente dal popolo, che alle elezioni dell'aprile 1997 lo preferisce ad [[Antonino Monorchio]] del [[Polo delle Libertà]]. Pur non avendo la maggioranza in consiglio comunale, Falcomatà riesce a portare a termine il mandato brillantemente<ref name=Gaspari274/>, sbloccando i fondi del ''"Decreto Reggio"'', che da anni si attendevano per il risanamento e lo sviluppo della città dello Stretto<ref name=Gaspari275/>.
I reggini decidono di riconfermarlo per un ulteriore mandato nell'aprile del 2001, quando al [[Elezioni amministrative italiane del 2001#Reggio Calabria|primo turno delle elezioni amministrative]] prevale con oltre il 56% dei consensi su Antonio Franco di [[Alleanza Nazionale]]<ref name=Gaspari274/>. Il 13 luglio dello stesso anno è proprio lui a rendere noto ai propri concittadini di essere affetto da [[leucemia]], malattia che lo porta alla morte nel dicembre 2001.
Italo Falcomatà riuscì a cambiaremigliorare in modo significativo la situazione chein cui Reggio Calabria vivevasi trovava dal secondo dopoguerra<ref name=Gaspari275/>. Minacciato di morte più volte dalle cosche locali della [['ndrangheta]], Falcomatà ha saputo dare alla sua città una nuova speranza combattendo contro l'[[abusivismo edilizio]];, specialmente nella sezione centrale della città, ridimensionandodove ridimensionò il mercato aperto, che, con le sue bancarelle abusive gestite dalla criminalità, congestionava il traffico e si espandeva ovunque senza limiti e permessi<ref name=Gaspari275/>.
In sua memoria la città gli ha intitolato il [[Lungomare Falcomatà|Lungomare]].
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