Monumento ai caduti (San Felice sul Panaro): differenze tra le versioni
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Al termine della Grande guerra, furono ospitati a [[Mirandola]] e dintorni, tra il novembre 1918 e il marzo 1919, circa centomila soldati nel Centro di raccolta dei militari italiani reduci da prigionia, molti dei quali ritornati dai campi dell'Europa orientale, dalla quale si temeva potessero essere importate le recenti ideologie bolsceviche della rivoluzione del novembre 1917. A causa delle ferite di guerra, della scarsità dei rifornimenti e del diffondersi dell'epidemia di spagnola, vi furono molti morti tra i reduci, alcuni dei quali vennero tumulati nel mausoleo.
Nel 1921 venne costituito un Comitato per l'erezione di un monumento ai caduti di guerra di San Felice, il quale chiese all'amministrazione comunale un terreno pubblico per realizzare l'opera,
==Architettura==
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