Grafite: differenze tra le versioni
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La '''grafite''' è un [[minerale]] che rappresenta uno degli [[allotropia (chimica)|stati allotropici]] del [[carbonio]].<ref name=IUPAC>{{en}} [http://goldbook.iupac.org/G02684.html IUPAC Gold Book, "graphite"]</ref>
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== Storia ==
La grafite è nota sin dal [[XVIII secolo]]; in questo periodo viene chiamata "plumbago", "Molibdaena" o "piombo nero" riferito a [[piombo]] e [[molibdeno]], in realtà assenti nella sua composizione chimica. Viene chiamata anche "[[mica]] dei pittori", sia per il suo aspetto lamellare, sia per la caratteristica di lasciare tracce su carta, il suo nome deriva dal greco γράφω (grafo) che significa "io scrivo"<ref name="descrizione 2">{{cita libro|cognome= Autori vari|titolo= Il magico mondo di minerali & gemme|dataoriginale= 1993-1996|editore= [[De Agostini]]|città= [[Novara]]|capitolo= Scheda Grafite}}</ref> (γραφειν "grafein" all'infinito).
== Morfologia ==
{{S sezione|mineralogia}}
La grafite si trova in cristalli lamellari<ref name = "descrizione 1">{{cita libro|cognome= Gramaccioli|nome= Carlo Maria|wkautore= Carlo Maria Gramaccioli|titolo= Come collezionare i minerali dalla A alla Z volume I|dataoriginale= 1988|editore= [[Alberto Peruzzo Editore]]|città=Milano|p= 41|capitolo= Grafite}}</ref>. Masse fogliacee o laminette sparse di colore nero opaco, talora a contorni esagonali e con fitte striature.
== Origine e giacitura ==
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