* rappresentano un’alternativa ai canali distributivi dominanti, e quindi possono contribuire ad evitare gli squilibri di potere contrattuale lungo la filiera;
* possono consentire l’accesso al mercato a categorie di produttori e a tipologie di prodotti che difficilmente possono accedere ai canali distributivi più moderni;
* agevolanofacilitano lail trasmissionepassaggio delledi informazioni tra produttori e consumatori circa le caratteristiche e gli effetti dei processi produttivi, consentendo al prezzo che si forma sui mercati di tenere meglio in considerazione le caratteristiche dei processi produttivi e gli effetti sociali e ambientali;
*promuovono una revisione degli stili di produzione e di consumo tipici del mercato convenzionale, puntando all'innovazione del sistema
=== Fattori determinanti per l'imprenditore che influiscono sulla scelta di utilizzazione del canale corto ===
Il canale corto, dal lato dell’agricoltore, hafavorisce diversila vantaggiriduzione dei costi di produzione:
** il rispetto della stagionalità dei prodotti, permette di limitare l’uso dell’energia necessaria ▼
* anche le imprese che si trovano in aree marginali o di piccolissimi produttori hanno l’opportunità di vendere i propri prodotti
** vendendo a livello territoriale, si evita il trasporto su lunghe distanze, risparmiando quindi in costi di conservazione, imballaggio e carburante.<ref name="FONTE 2">{{Cita|FONTE 2}}.</ref> ▼
* si riducono i costi di produzione:
▲** il rispetto della stagionalità dei prodotti, permette di limitare l’uso dell’energia necessaria
▲** vendendo a livello territoriale, si evita il trasporto su lunghe distanze, risparmiando quindi in costi di conservazione, imballaggio e carburante.<ref name="FONTE 2">{{Cita|FONTE 2}}.</ref>
La filiera corta, tuttavia, non è conveniente per tutti gli agricoltori.
* le grandi aziende prediligono il canale tradizionale
* per far fronte alle maggiori difficoltà legate all’attività produttiva, le aziende agricole di montagna e collina utilizzano maggiormente i canali alternativi
* le aziende gestite da soggetti più scolarizzati e con maggiore esperienza sono più restii ai canali tradizionali e preferiscono altre modalità di vendita
* la filiera corta è più adatta ai prodotti orticoli, vitivinicoli e trasformati e non alle produzioni frutticole né a tutti quei prodotti (ad es. alcuni cereali) che possono arrivare al consumatore solo dopo una trasformazione non facilmente attuabile in azienda. <ref name="FONTE 4">{{Cita|FONTE 4}}.</ref> ▼
Tutte le imprese produttrici sono potenzialmente interessate da questa particolare forma di vendita; tuttavia, esistono delle differenze significative tra le imprese.
* Le aziende più grandi, potendo sostenere i costi di produzione a fronte della disponibilità di innovazione tecnologica e di volumi adeguati di produzione, hanno un approccio non esclusivo alla filiera corta, che affiancano ai tradizionali canali di sbocco sul mercato
* per quelle più piccole, invece, il circuito breve o la vendita diretta rappresentanosono unaspesso valida alternativafondamentali per lela loro stessa sopravvivenza,.<ref>{{Cita|Davide la quale, oltretutto, costituisce un requisito fondamentale per lo sviluppo sostenibile del territorioMarino}}.</ref> Per questeesempio, ultimele sipiccole ritieneaziende possa essere vantaggioso operare all’internoagricole di unamontagna retee di soggetticollina, esperienzeche esi strumenti,trovano in modoaree da potersimarginali, perutilizzano cosìi dire,canali riabituarealternativi allaper dimensionefar commercialefronte delalle loromaggiori mestieredifficoltà elegate facilitareall’attività le loro capacità comunicative e relazionaliproduttiva. <ref>{{Cita|Davide Marino}}.</ref>
▲*Inoltre, per quanto riguarda il tipo di prodotto, la filiera corta è più adatta ai prodotti orticoli, vitivinicoli e trasformati e non alle produzioni frutticole né a tutti quei prodotti (ad es. alcuni cereali) che possono arrivare al consumatore solo dopo una trasformazione non facilmente attuabile in azienda. <ref name="FONTE 4">{{Cita|FONTE 4}}.</ref>
===Fattori determinanti per i consumatori che influiscono sulla scelta di utilizzazione del canale corto===
Oltre alla convenienza, le principali motivazioni d’acquisto che attirano i consumatori verso il canale diretto sono molteplici.:
* la garanzia di qualità e freschezza dei prodotti
* la possibilità di rapportarsi direttamente con i produttori
* la volontà di sostenere l’economia locale
* Aspettol'aspetto ambientale: il minore inquinamento, il risparmio di energia e la difesa dell’ambiente legati al consumo dei prodotti locali (cibo “a chilometro zero”, minore utilizzo di packaging, spesso prodotti biologici ottenuti per definizione con minore uso di input chimici)
* Aspettol'aspetto socio-culturale: è un'occasione per riscoprire il mondo rurale e quindi salvaguardare le tradizioni la cultura enogastronomica del territorio<ref name="FONTE 2" />
== Filiera corta e filiera lunga a confronto ==
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