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* la filiera lunga prevede dei circuiti lunghi, cioè vari intermediari e lunghi tragitti di percorrenza<ref name="FONTE 5" />, mentre la filiera corta riduce al minimo gli intermediari ed è basata sui rapporti personali<ref name="FONTE 2" />
* dal punto di vista dell’impatto economico, i vantaggi della filiera corta rispetto alla lunga sono: valore trattenuto nel territorio e prezzi più contenuti
* per quello che riguarda gli impatti ambientali, la filiera corta dà più importanza ai prodotti freschi, locali e di stagione. Gli studi hanno però mostrato che l’uso di indicatori troppo semplificati come le ‘food miles’, che calcolano la semplice distanza tra luogo di produzione e luogo di vendita, rischiano di trasmettere informazioni incomplete rispetto alla complessità dei fattori che determinano la sostenibilità. <ref name="FONTE 8" />
* Questo comporta una riduzione dei consumi energetici e dell'inquinamento legato al trasporto e alla frigo-conservazione. In relazione alla sostenibilità ambientale, c'è tuttavia un filone scientifico che ha un atteggiamento critico riguardo ai vantaggi dell'offerta a chilometro zero. Infatti, ciò che si deve considerare nella valutazione della sostenibilità non è soltanto il costo ambientale del trasporto, ma tutti i costi comparati ambientali delle produzioni ottenute e commercializzate da differenti tipologie di imprese nelle diverse parti del globo. <ref name="FONTE 6" /> [La valutazione ambientale deve quindi incorporare, oltre al concetto di ''foodmiles'', anche altri aspetti.](Davide Marino, Clara Cicatiello)
* riguardo agli impatti sociali, nella filiera corta, la minore distanza sociale migliora la capacità dei consumatori di acquisire informazioni (rapporto di fiducia e scambio di informazioni senza intermediari tra produttori e consumatori), mentre le filiere globali tendono ad oscurare il costo sociale delle merci
* per quello che riguarda l’impatto nei confronti della salute pubblica, si accostano le filiere globali a modelli di nutrizione errati e quello delle filiere corte ad una dieta più salutare. In quanto mezzi di comunicazione di valori non commerciali, le filiere corte possono trasmettere in modo più coerente norme per una corretta nutrizione e hanno effetti indiretti sui comportamenti dei consumatori.<ref name="FONTE 8" />
 
=== Filiera corta e lunga: non sempre alternative ===
La filiera lunga come anche quella corta risultano di volta in volta più o meno efficienti a seconda dei diversi contesti locali e situazioni di mercato in cui operano. Ci sono ambiti in cui filiera corta e lunga possono coesistere nel medesimo contesto. Infatti alcune imprese trovano convenienti le opportunità offerte da entrambe e possono quindi fruire anche contemporaneamente di queste opposte modalità di produzione e vendita. I due circuiti possono infatti valorizzarsi reciprocamente in presenza di un prodotto di alta qualità.<ref name="FONTE 5">{{Cita|FONTE 5}}.</ref> Un esempio tipico è il settore del vino, dove la vendita diretta svolge un ruolo crescente in aziende che esportano i propri prodotti in tutto il mondo.<ref name="FONTE 6">{{Cita|FONTE 6}}.</ref>
* Questo comporta una riduzione dei consumi energetici e dell'inquinamento legato al trasporto e alla frigo-conservazione. In relazione alla sostenibilità ambientale, c'è tuttavia un filone scientifico che ha un atteggiamento critico riguardo ai vantaggi dell'offerta a chilometro zero. Infatti, ciò che si deve considerare nella valutazione della sostenibilità non è soltanto il costo ambientale del trasporto, ma tutti i costi comparati ambientali delle produzioni ottenute e commercializzate da differenti tipologie di imprese nelle diverse parti del globo. [La valutazione ambientale deve quindi incorporare, oltre al concetto di ''foodmiles'', anche altri aspetti.](Davide Marino, Clara Cicatiello)
 
* vantaggio sociale: controllo diretto del prezzo e della qualità da parte dei consumatori, rapporto di fiducia e scambio di informazioni senza intermediari tra produttori e consumatori, circuiti di sviluppo rurale in aree marginali
 
La filiera corta non costituisce la soluzione più indicata per tutti i problemi, e in determinati contesti, dove non trova la sua naturale collocazione, risulta meno efficiente della filiera lunga. In generale essa risulta particolarmente idonea a risolvere le difficoltà di aziende di piccole dimensioni, multifunzionali, che offrono prodotti di nicchia (locali tipici e/o biologici). Appare invece poco adeguata in tutte le situazioni in cui prevalgono le dimensioni d’impresa medio grandi e si creano economie di scala di tipo economico ed ecologico, quando l'offerta aziendale è specializzata e costituisce una consistente massa critica di prodotto che può trovare maggiore facilità di sbocco in un mercato più ampio di quello locale. In queste situazioni può risultare più vantaggiosa la filiera lunga.<ref name="FONTE 6" />
 
==Tipologie==
=== Farmers market ===