|
'''HamytzHamyts''' o '''Khamis''' (in [[Lingua osseta|osseto]]: ''Хæмыц'') è un eroe della saga dei [[Narti]], parte del [[folklore]] dei [[sarmati]] ed in generale dei popoli del [[Caucaso]]. È il padre di [[Batraz]], il personaggio più famoso della saga.
Il suo nome, come quello del figlio, sarebbero di origine [[Mongoli|mongola]] anche se le vicissitudini raccontate nelle loro saghe non appartengono a quella tradizione mongola<ref>{{Cita libro|autore=Walter May|autore2=John Colarusso|autore3=Tamirlan Salbiev|titolo=Tales of the Narts|anno=2016|editore=Princeton University Press|p=XLIV-XLV}}</ref>.
== La vita di Hamytz ==
HamiytsHamyts e il suo [[Gemelli (biologia)|gemello]] [[Uryzmæg]] nacquero da Zerashsha, ritornata nel villaggio natale del defunto marito Akhshartag<ref>{{Cita libro|autore=Walter May|autore2=John Colarusso|autore3=Tamirlan Salbiev|titolo=Tales of the Narts|anno=2016|editore=Princeton University Press|pp=13-15}}</ref>.
In seguito, dalla appena defunta Zerashsha, nascerà, tramite un sortilegio, la sorella [[Satana (mitologia caucasica)|Shatana]], che poi sposerà Uryzmæg<ref>{{Cita libro|autore=Walter May|autore2=John Colarusso|autore3=Tamirlan Salbiev|titolo=Tales of the Narts|anno=2016|editore=Princeton University Press|pp=21-25}}</ref>.
Hamyts era un grande cacciatore e molto generoso, sempre pronto ad aiutare il suo popolo, i Narti. Un giorno, durante un periodo di carestia, non riuscì a catturare un solo animale, cosa che non gli era mai successa e che lo gettò nello sconforto. Ma verso sera comparve un minuscolo ragazzo che rapidamente uccise centinaia di animali che prodigiosamente sbucavano dalla boscaglia. Il ragazzo donò la selvaggina a HamitzHamyts e disse che apparteneva al popolo dei [[Bytsenta]], uomini di piccola corporatura che vivevano sotto terra.
Allora HamytzHamyts propose al ragazzo un'alleanza tra i Narti e i Bytsenta, offrendosi di sposarne la sorella. Il ragazzo però lo mise in guardia sul fatto che egli avrebbe dovuto proteggere la ragazza dal dileggio dei Narti. HamytzHamyts accettò comunque ma quando arrivò nel mondo sotterraneo dei Bysenta la sposa che gli presentarono era un [[rana]]. I Narti al suo seguito se ne andarono indignati ma HamytzHamyts non ebbe il coraggio di rifiutare l'offerta.
Portata a casa la rana, HamytzHamyts scoprì che essa di notte si trasformava in una donna bellissima, per ritornare rana di giorno. La donna aveva poteri magici che resero l'eroe molto ricco ma ridicolizzato dal suo popolo per via della rana che si portava sempre appresso. Un giorno decise di portarla all'assemblea degli anziani, tenendola in tasca, ma fu scoperto e aspramente rimproverato e dileggiato per quella rana. Ciò costituiva un venir meno all'impegno preso con i Bytsenta di proteggere la moglie, perciò fu costretto a riportarla dal suo popolo.
Qui giunti la moglie gli comunicò che era [[Gravidanza|in cinta]] ma che non poteva portare con sè il bambino, perciò soffiò tra le spalle di HamytzHamyts, impiantandovi l'[[embrione]]. Dall'[[ascesso]] che si formò HamytzHamyts, con l'aiuto della sorella, partorì un bambino di [[acciaio]] rovente: Batraz.
Batraz, quando nacque, finì in mare ma era talmente caldo che lo fece evaporare generando una nuvola immensa che condensando generò tanta pioggia da far straripare il mare. Crescendo egli divente fortissimo e noto come l'''Eroe d'acciaio''.<ref>{{Cita libro|autore=Mina Benvegna|titolo=Miti e leggende|anno=1979|editore=La sorgente|pp=53-54}}</ref>
HamytzHamyts, pur avendo fatto del gran bene al suo popolo, si era anche attirato l'odio di alcuni di essi, soprattutto a causa del dente di Arkizh, donatogli dalla zia Kizmida, che gli permetteva di sedurre qualunque donna<ref>{{Cita libro|autore=Walter May|autore2=John Colarusso|autore3=Tamirlan Salbiev|titolo=Tales of the Narts|anno=2016|editore=Princeton University Press|pp=231-234}}</ref>. Un giorno, mentre si recava a caccia gli venne tesa un'imboscata in cui perì<ref>{{Cita libro|autore=Walter May|autore2=John Colarusso|autore3=Tamirlan Salbiev|titolo=Tales of the Narts|anno=2016|editore=Princeton University Press|pp=297-299}}</ref>.
Toccò al figlio Batraz vendicarne la morte<ref>{{Cita libro|autore=Walter May|autore2=John Colarusso|autore3=Tamirlan Salbiev|titolo=Tales of the Narts|anno=2016|editore=Princeton University Press|pp=299-307}}</ref>.
|