Bell X-1: differenze tra le versioni

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{{Infobox aeromobile
|Aeromobile=aerodina_sperimentale
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L'8 dicembre Yeager raggiunse Mach 1,9 a 18&nbsp;288 m (60&nbsp;000&nbsp;ft), e constatò che avvicinandosi a Mach 2 la stabilità dell'X-1A in [[imbardata]] peggiorava considerevolmente (gli studi in galleria del vento avevano consentito agli ingegneri della Bell di prevedere questo effetto e Yeager era stato avvertito di manovrare i comandi con estrema cautela man mano che aumentava la velocità).<ref name=luther_13/>
 
Quattro giorni più tardi, il 12 dicembre 1953, sempre con Yeager ai comandi l'X-1A raggiunse il record di velocità (non ufficiale) di Mach 2,44 a un'altezza di 22&nbsp;860 m (75&nbsp;000&nbsp;ft);<ref name=luther_13/> a un certo punto l'aereo iniziò a [[Rollio|rollare]] lentamente verso sinistra e, appena Yeager iniziò a correggere l'assetto, il velivolo rollò bruscamente a destra picchiando contemporaneamente verso terra: si trattava di un comportamento tipico dell'allora ancora poco noto fenomeno dell'[[accoppiamento inerziale]]. Il pilota, sballottato nell'abitacolo e sottoposto ad accelerazioni di 8 g mentre l'aereo aveva perso la stabilità su tutti e tre gli assi, perse conoscenza; l'X-1A precipitò fino a che riguadagnò una zona di atmosfera dove l'aria più densa rallentò i movimenti scomposti dell'aereo; Yeager rinvenne e, dopo essere sceso ad una quota di circa 7&nbsp;620 m (25&nbsp;000&nbsp;ft) in 70 secondi, riprese gradualmente il controllo del velivolo.<ref name=jenkins_6/><ref>{{Cita|Luther 2007|pp. 13-14.|Luther}}</ref> Le analisi dei dati successive all'atterraggio a Edwards mostrarono che il fenomeno dell'accoppiamento inerziale (previsto teoricamente da molto tempo, ma mai riscontrato praticamente prima di allora) si era verificato a 2&nbsp;594&nbsp;km/h e 22&nbsp;616 m (74&nbsp;200&nbsp;ft). Il prototipo entrò in vite e perse 15 &nbsp;500 m di quota in 51 secondi. Yeager "era sopravvissuto per puro istinto e purissima fortuna" secondo il suo stesso racconto. Ad ogni modo grande fu la gioia del team per aver fatto in tempo a "rovinare" le celebrazioni della NACA che pochi giorni dopo, il 17 dicembre, contava in occasione delle celebrazioni del cinquantesimo anniversario del volo dei fratelli Wright di festeggiare Crossfield come l'uomo più veloce del mondo.<ref name=Takeoff/> Il record di Yeager non venne registrato ufficialmente dalla [[Fédération Aéronautique Internationale]], come tutti quelli ottenuti con gli X-1, in quanto ottenuti con un velivolo trasportato in quota e non decollato con i propri mezzi,<ref name = "Batchelor">{{Cita libro |autore=John Batchelor; Malcom V. Lowe |titolo=Enciclopedia del volo, Volume 3 |anno= 2008 |editore= White Star |città= Vercelli |p=47 |capitolo=Bell X-1 |cid=Batchelor}}</ref> ma comunque per l'importante e rischioso risultato sperimentale, Yeager ottenne dal presidente [[Dwight D. Eisenhower]] l'assegnazione dell'Harmon International Trophy di quell'anno.<ref name = luther_14>{{Cita|Luther 2007|p. 14.|Luther}}</ref>
 
In seguito alla missione del 12 dicembre, l'USAF decise di non compiere altri voli oltre Mach 2; l'X-1A sarebbe invece stato impiegato per esplorare il volo ad alta quota. Il maggiore [[Arthur L. Murray|Arthur L. "Kit" Murray]] fu selezionato per questa serie di voli in altitudine e il 26 agosto 1954 raggiunse la quota record di 27&nbsp;566 m (90&nbsp;440&nbsp;ft).<ref name=luther_14/>
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! Quota max
| 21&nbsp;916 m (71&nbsp;902&nbsp;ft)<ref name=flightsumm/> || 27&nbsp;566 m (90 &nbsp;440&nbsp;ft)<ref name=luther_14/> || N.D. || N.D. (circa 6&nbsp;000 o 7&nbsp;000 m) || 22&nbsp;390 m (73&nbsp;458&nbsp;ft)<ref name=luther_17/>
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! Primo volo libero (planato)