Carcharhinus amblyrhynchos: differenze tra le versioni
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== Tassonomia ==
Il primo a descrivere un esemplare della specie fu l'[[Ittiologia|ittiologo]] olandese [[Pieter Bleeker]], che nel 1856 le diede il nome di ''Carcharias (Prionodon) amblyrhynchos'', nella [[rivista scientifica]] ''Natuurkundig Tijdschrift voor Nederlandsch-Indië''. Autori successivi hanno poi spostato la specie nel genere ''Carcharhinus''. Il [[tipo nomenclaturale]] fu una femmina di 1.5 metri osservata nel [[Mar di Giava]]<ref name="compagno">{{Cita libro |autore=Compagno, L.J.V. |anno=1984 |titolo=Sharks of the World: An Annotated and Illustrated Catalogue of Shark Species Known to Date |città=Rome |editore=Food and Agricultural Organization |isbn=92-5-101384-5 |pagine=459–461}}</ref>. Altri nomi comuni utilizzati per questo animale sono ''baleniere V nera'', ''baleniere bronzo'', ''squalo baleniere di Fowler'', ''squalo leggiadro'', ''squalo baleniere leggiadro'', ''squalo grigio'', ''squalo beleniere grigio'', ''squalo codanera nasolungo'', ''squalo
Nella letteratura più antica, il nome scientifico di questa specie era ''C. menisorrah''<ref name="randall and hoover">{{Cita libro |titolo=Coastal fishes of Oman |autore=Randall, J.E. and Hoover, J.P. |editore=University of Hawaii Press |anno=1995 |isbn=0-8248-1808-3 |pagine=29}}</ref>. Oggi lo squalo codanera del reef (''C. wheeleri''), tipico dell'[[Oceano Indiano]] occidentale, è considerato parte della stessa specie di cui si discute in questa voce da parte della grande maggioranza degli autori. In origine quest'ultima sottospecie era ne era distinta perché possiede una punta di colore nero sulla prima dorsale, un muso leggermente più corto ed una fila di denti in meno su entrambi i lati della mascella superiore<ref name="fowler et al">{{Cita libro |autore=Fowler, S.L., Cavanagh, R.D., Camhi, M., Burgess, G.H., Cailliet, G.M., Fordham, S.V., Simpfendorfer, C.A. and Musick, J.A. |titolo=Sharks, Rays and Chimaeras: The Status of the Chondrichthyan Fishes |editore=International Union for Conservation of Nature and Natural Resources |anno=2005 |isbn=2-8317-0700-5 |pagine=106–109, 284–285}}</ref>. Basandosi sulle caratteristiche morfologiche, sul conteggio delle [[vertebre]] e sulla forma dei denti, Garrick ha concluso nel 1982 che la specie più vicina allo squalo grigio del reef è lo squalo punta argento (''[[Carcharhinus albimarginatus]]'').<ref>Garrick, J.A.F. (1982). ''Sharks of the genus ''Carcharhinus. NOAA Technical Report, NMFS Circ. 445.</ref> Questa interpretazione è stata poi supportata da un'analisi [[filogenetica]] sugli [[Allozima|allozimi]] condotta nel 1992 da Lavery<ref>{{Cita pubblicazione |titolo=Electrophoretic analysis of phylogenetic relationships among Australian carcharhinid sharks |autore=Lavery, S. |anno=1992 |rivista=Australian Journal of Marine and Freshwater Research |volume=43 |numero=1 |pp=97–108 |doi=10.1071/MF9920097}}</ref>
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=== Dieta ===
[[File:Grey Reef Shark.jpg|thumb|Gli squali grigi del reef hanno un olfatto molto sensibile.]]
Si nutrono principalmente di [[pesci ossei]], ma anche di [[cefalopodi]] come [[calamaro|calamari]] e [[piovra|piovre]] e più raramente di [[crostacei]] come [[granchi]] ed [[homarus|astici]]. In genere più lo squalo è grande più predilige i cefalopodi<ref name="wetherbee et al">{{Cita pubblicazione |autore=Wetherbee, B.M., Crow, C.G. and Lowe, C.G. |anno=1997 |titolo=Distribution, reproduction, and diet of the gray reef shark ''Carcharhinus amblyrhychos'' in Hawaii |rivista=Marine Ecology Progress Series |volume=151 |pp=181–189 |doi=10.3354/meps151181}}</ref>. La caccia può essere sia individuale che in gruppo. Sono noti per spingere
=== Riproduzione ===
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Molte sono le prove della socialità in questi squali. Nelle [[Hawaii]] nordoccidentali, numerose femmine adulte incinte sono state osservate mentre nuotavano lentamente in acque poco profonde disegnando dei cerchi, a volte esponendo all'aria le pinne dorsali o i dorsi. Tutto questo in genere dalle 11 del mattino alle 3 del pomeriggio, ore di maggiore effetto della luce solare<ref name="taylor">{{Cita libro |pagine=21–24 |titolo=Sharks of Hawaii: Their Biology and Cultural Significance |autore=Taylor, L.R. |editore=University of Hawaii Press |anno=1993 |isbn=0-8248-1562-9 }}</ref>. In modo simile, al largo dell'[[Atollo Johnston]], molte femmine si riuniscono nel periodo compreso tra marzo e giugno. Il numero preciso varia di anno in anno. Ogni giorno gli squali iniziano a raggiungere l'area di aggregazione a partire dalle 9 del mattino, raggiungendo un numero massimo nelle ore più calde in assoluto e disperdendosi entro le 7 pomeridiane. Ogni individuo fa ritorno ogni giorno o al massimo ogni sei giorni. Si ritiene che questi comportamenti particolari accelerino la crescita degli embrioni. L'acqua poco profonda inoltre tiene lontani eventuali maschi indesiderati<ref name="economakis and lobel"/>.
Al largo di [[Enewetak]], diverse parti della barriera corallina mostrano diversi atteggiamenti sociali da parte degli squali grigi del reef. In corrispondenza di spazi più ristretti gli animali tendono a rimanere soli, mentre sul bordo della barriera da 5 a 20 di loro si riuniscono al mattino ed aumentano in numero per tutto il pomeriggio per disperdersi a sera. Nelle aree più pianeggianti invece formano
=== Risposta alle minacce ===
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