Get Back/Don't Let Me Down: differenze tra le versioni

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=== Versioni alternative ===
Mentre stava lavorando al testo di ''Get Back'', McCartney si divertì a fare una parodia di un celebre discorso razzista dell'ex ministro inglese [[Enoch Powell]] in una breve jam che presto divenne famosa come "la canzone del [[Commonwealth of Nations|Commonwealth]]". Le parole includevano la strofa: ''«You'd better get back to your Commonwealth homes»'' ("fareste meglio a tornare alle vostre case nel Commonwealth"). La “canzone del Commonwealth” non aveva niente a che fare con ''Get Back'', ma diede lo spunto per la versione di ''Get Back'' intitolata ''No Pakistanis'' ("Niente pakistani").<ref name="sulpy153">{{Cita libro |nome=Doug |cognome=Sulpy|coautori= Schweighardt, Ray |titolo=Get Back |anno=2003 |pagine=153}}</ref> Sulla melodia della canzone, McCartney improvvisa un testo ironicamente razzista: ''«(we) don't dig no Pakistanis taking all the people's jobs»''. ("Non ci piacciono i pakistani che vengono qui a portare via il lavoro alla gente")<ref>[http://www.beatlesbible.com/songs/get-back/ The Beatles Bible: Get Back] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150516092456/http://www.beatlesbible.com/songs/get-back/ |datedata=16 maggio 2015 }} Retrieved Aug. 17, 2008.</ref> Sebbene lo sviluppo della versione "razzista" di ''Get Back'' proseguì per diversi giorni, alla fine lo stesso McCartney, decise di eliminare le strofe "incriminate" per paura che potessero venire fraintese.
 
Il manoscritto originale di una variante della canzone con la strofa sui "Pakistani", è conservato nell'Hard Rock Cafè di [[San Francisco]]. In questa versione, la strofa è: